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#CollegaMENTI rel@zioni oltre le connessioni – Campagna sui nuovi stili di vita

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[PDF] Progetto Completo (con Allegati)
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IDEA DI FONDO

Due estremi: da un lato l’uso smodato delle nuove tecnologie fino a diventarne succubi, burattini in un teatro manovrato da altri registi; dall’altro la demonizzazione delle stesse tecnologie, che gioca sulla paura dei rischi e rifiuta a priori un mondo ed un sistema dalle mille risorse.

Tra questi estremi si colloca la nostra campagna #CollegaMENTI: rel@zioni oltre le connessioni, che propone un percorso di consapevolezza perché si impari a cavalcare il cambiamento senza subirlo provando, anzi, ad essere artefici della sua direzione. Si tratta di riflettere insieme sull’influenza che le nuove tecnologie comunicative hanno sulle nostre vite di bambini, adolescenti, giovani, adulti e anziani; di coglierne i pregi, capirne ed evitarne i rischi e non lasciare che ci condizionino la vita.

Senza entrare nel merito del pericolo di poter essere vittime di raggiri, di molestie e violenze sul web, si tratta di ragionare su noi stessi, su come sono cambiate le nostre abitudini, su quali pratiche di vita quotidiana stiamo mettendo in campo e a quale modello di persona tali nuove forme comunicative ci stanno portando.

Abbiamo il mondo alla portata di un clic, possiamo parlare facilmente con gente dall’altra parte della Terra, eppure sempre più spesso assistiamo all’isolamento davanti al cellulare o al computer anche in contesti collettivi, dove si sta fianco a fianco, ma ognuno perso per conto proprio; le amicizie si moltiplicano molto in fretta, ci fanno sentire ”con” tanti, “con” tutti, ma con queste relazioni virtuali ci si mette in gioco e si cresce ben poco. Il tempo speso a chattare, navigare, messaggiare, amplifica la possibilità di esprimersi, ma è sottratto all’emozione di stare fisicamente insieme e non permette di scoprire la bellezza di questo investimento.

La comunicazione è veloce, efficiente ma non sempre efficace, più superficiale, senza lo spazio per sguardi, pause e silenzi; la condivisione immediata della propria vita privata, delle proprie opinioni con un vasto pubblico, abbatte la lontananza e le distanze ma eleva a sistema il pettegolezzo.

La possibilità d’incontrare sul web ogni fascia d’età facilita lo scambio intergenerazionale, ma appiattisce l’asimmetria dei ruoli, per cui gli adulti online parlano, si comportano e si atteggiano come gli adolescenti, dialogando alla pari con loro, utilizzando il loro stesso linguaggio ed entrando nelle loro stesse dinamiche; i ragazzi, invece, giocano a fare gli adulti, bypassando la propria età e ostentando comportamenti e parole da persone vissute.

Nel calderone generale c’è confusione tra verità e non verità, in un rimescolamento totale per cui tutto è opinabile, niente certo; tutto è possibile ed indistinguibile è il confine tra bene e male.

È pertanto assolutamente necessario formare uno spirito critico e attento.

Si tratta allora di educarsi a fare delle scelte di priorità e libertà, rispetto alle quali spendere il proprio tempo e costruirsi una personale realtà di vita che rimetta al centro la persona, i suoi bisogni di affetto sincero, la ricerca di rapporti che aiutano a crescere; scegliere una vita di qualità, che alimenti il rispetto per se stessi e non faccia perdere il senso dell’umanità, la soglia del limite, il buon uso del tempo.

Anche questa volta, la Parola del Signore, chiara e semplice, ci viene incontro mediante i gesti e le parole cariche di emozioni che scaturiscono da un incontrarsi autentico e significativo, quello tra la Madonna e Santa Elisabetta nell’icona della Visitazione.

 

La visita di Maria a Elisabetta (Luca 1,39-56 )

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Di seguito riportiamo un breve commento all’icona biblica della Visitazione scritta dal teologo e cardinale francese Jean Danielou che riassume il senso della scelta di questo episodio evangelico come punto di partenza per il percorso e che potrà essere utilizzato per le riflessioni nei gruppi:

 

La Visitazione: icona di un comunicare umano e riuscito

La storia della salvezza è presentata sovente nella Bibbia come una successione di “visite” di Jahve al suo popolo…

La visita nel linguaggio biblico è la visita di Dio al suo popolo e il mistero della visitazione va inquadrato in questo più ampio mistero, per Luca infatti la visita di Maria a Elisabetta è il prodromo della visita che il Signore fa al suo popolo per la mediazione di Maria.

Come diceva il Cardinale Carlo Maria Martini il mistero della Visitazione permette al credente d’oggi di approfondire un aspetto importante della vita di fede: la ricerca della volontà di Dio nelle relazioni e negli incontri quotidiani.

Nell’incontro tra Maria ed Elisabetta sono presenti tutte le caratteristiche di una relazione profonda e autentica fondata su Dio, soprattutto la reciprocità (si comprende, si è compresi, si discerne la volontà di Dio, si comunica).

È un comunicare che si manifesta anzitutto nel mistero della voce, comunicativa di gioia, vibrante e modulata così da far trasalire chi l’ascolta (“Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio seno” – Lc 1, 44).

Attenzione reciproca e concretezza sono alla base della comunicazione dialogica tra Maria e Elisabetta. È un incontro nel gesto e nella parola che esprime la sovrabbondanza del cuore, la gratitudine e la gratuità. Maria si sente capita a fondo, sente che il suo segreto, che non aveva osato dire a nessuno e che non sapeva come esprimere senza timore di essere tacciata di follia, è stato capito, accolto, stimato, apprezzato.

La tenerezza di questo incontro è figura di un comunicare umano e riuscito.

 

OBIETTIVI DEL PERCORSO

  1. promuovere la conoscenza del mondo virtuale: caratteristiche, punti di forza e criticità;
  1. educare ad un utilizzo sano e corretto dei mezzi di comunicazione di massa, promuovendo comportamenti responsabili e buone pratiche nell’uso dei social network e dei new media per ogni fascia di età e valorizzandoli anche quali strumenti di azione intergenerazionale;
  1. usufruire delle nuove tecnologie e delle loro potenzialità come strumenti, senza diventarne dipendenti, dando più spazio nella vita a coltivare ciò che ci fa diventare persone: la conoscenza di se stessi, l’attenzione ed il rispetto per l’altro, la cura di relazioni reali, un corretto, equilibrato impiego del tempo;
  1. informare e sensibilizzare, in particolar modo gli adolescenti e le famiglie, dei pericoli che si nascondono dietro alcuni social network (cyber-bullismo, adescamento, sexting, ecc).

 

DESTINATARI

Tutti gli aderenti, dall’ACR agli adultissimi, compresi coloro che, pur non aderendo all’AC, nelle comunità parrocchiali come nella società civile, decidono di partecipare alla campagna.

 

TEMPI:   dicembre 2014 – maggio 2015

 

SVILUPPO DELLA CAMPAGNA

GENNAIO 2015:    Convegno diocesano di apertura della campagna

a seguire:         ogni parrocchia potrà mettere in atto, singolarmente o mediante gemellaggi, le proposte previste per ciascun settore sotto brevemente riassunte e riportate in allegato:

 

Proposta ACR

Sono previsti due percorsi, uno avente come destinatari i ragazzi dell’Acr (vedi all. A) l’altro che coinvolge attivamente i genitori (vedi all. B) da realizzare in collaborazione con il settore adulti.

 PERCORSO PER I RAGAZZI

Il percorso mira ad aiutare i ragazzi a capire le dinamiche del mondo virtuale, dagli aspetti positivi a quelli più critici, con particolare attenzione alle dinamiche relazionali e con uno sguardo anche ad alcuni rischi legati al mondo virtuale (come il cyberbullismo) acquisendo gli strumenti per gestirne i rischi. Accanto a questo, il percorso mira anche a fornire ai ragazzi gli strumenti per comprendere le potenzialità dell’esperienza online, come “luogo virtuale” in cui fare esperienza di cittadinanza, imparando a conoscere i propri diritti e quelli degli altri.

PERCORSO PER I GENITORI 

Il percorso, accanto ad una breve presentazione della campagna sui Nuovi Stili di Vita, aiuta i genitori a prendere coscienza del proprio grado di dipendenza o indipendenza da Internet; nel contempo aiuta a fare una verifica di quanto le dinamiche relazionali familiari vengano “condizionate” dal mondo virtuale. Il percorso mira anche a mettere i genitori nelle condizioni di impegnarsi a realizzare piccoli gesti e piccoli impegni quotidiani finalizzati, da un lato, ad un utilizzo più essenziale dei social network e, dall’altro, alla riscoperta di spazi e di luoghi di relazione familiare.

Proposta Settore giovani

PERCORSO PER GIOVANI/ISSIMI

Il percorso del settore giovani punta ad aiutare gli aderenti a riflettere sul tema del giusto utilizzo delle nuove tecnologie in merito alle relazioni che viviamo partendo da una riflessione a livello parrocchiale sui pro e contro (attraverso attività e cineforum). Nella seconda parte del percorso si intende toccare con mano l’esperienza delle relazioni attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, organizzando attività che prevedono gemellaggi a livello diocesano per i giovanissimi e interdiocesano per i giovani. Infine si punterà a veicolare i contenuti della campagna anche ai giovani che sono al di fuori della nostra associazione con un’iniziativa diocesana.

  

Proposta Settore ADULTi

PERCORSO PER ADULTI/FAMIGLIE

Attraverso momenti di riflessione e confronto tra fasce diverse, il percorso avrà come obiettivo quello di far conoscere agli adulti/issimi  questi nuovi mezzi di comunicazione riducendo così  il gap generazionale sull’uso della tecnologia, oltre ad aiutarli ad utilizzare tali mezzi in modo consapevole e positivo.

 MAGGIO 2015: Conclusione della campagna con gli HappLy Hour irregolar da vivere a livello cittadino; sulla falsa riga del più celebre “TANGO IRREGOLAR” in una domenica di maggio trasformeremo una piazza delle nostre quattro città in un luogo di incontri e relazioni. L’evento sarà pubblicizzato come si usa fare per un flash mob (o per esempio sulla modalità di partecipazione alla CENA BIANCA); gruppi di giovani, di adulti, famiglie saranno invitate a recarsi in questa piazza portando con sé il necessario per un aperitivo/the. Il pretesto è quello di “far stare insieme” la gente e creare sane relazioni. Durante la serata ci sarà un’animazione che permetterà alla gente di riflettere sul tema della campagna, aiutata da video, da cantastorie e da aneddoti che aiuteranno i partecipanti a ricordare esperienze e luoghi del passato celebri rileggendole anche in contrapposizione con il modo di comunicare odierno.

La campagna è anche il pretesto per mettere in atto durante l’anno una serie di piccoli e grandi gesti, sia nei gruppi che nella comunità parrocchiale tutta, così come per sensibilizzare a tali tematiche le nostre città e la gente che magari non frequenta la parrocchia.

Abbiamo individuato, pertanto, una serie di gesti “ad intra” e una serie di gesti “ad extra”:

 

PROPOSTE PER GESTI “AD INTRA”

  •  GEMELLAGGI ASSOCIATIVI: tutti i gruppi parrocchiali potranno pensare di gemellarsi ad altri gruppi della diocesi (o anche al di fuori della stessa diocesi); durante la campagna sarà cura degli animatori creare un “filodiretto” con i gruppi gemellati al fine di sperimentare diverse forme di conoscenza (dal profilo di gruppo facebook da riempire di contenuti durante l’anno, al collegamento skype durante le riunioni) condividendo i percorsi e le esperienze che si realizzano in parrocchia, fino a giungere a quelle che potranno essere forme di conoscenza reali (condivisione di momenti di festa o di preghiera, campo scuola gemellato, ecc);
  •  IL DIGIUNO “VIRTUALE” QUARESIMALE: ogni anno ci si spende per calare nella realtà attuale i precetti quaresimali. La campagna di quest’anno permette di poter chiedere a tutti (ragazzi, giovani e adulti) la possibilità di effettuare una scelta di “digiuno virtuale”; si potrà chiedere cioè ai nostri aderenti di utilizzare con più parsimonia internet e il cellulare attraverso una richiesta generica oppure attraverso la richiesta di alcuni impegni specifici;
  •  CELLULARI MODALITA’ “RIUNIONE/MESSA”: si chiederà che ad inizio di ogni incontro dei nostri ragazzi e dei nostri giovani, vengano riposti i cellulari in un cesto posto al centro del tavolo o della sala; allo stesso modo ci si potrà prendere l’impegno di sensibilizzare il popolo dei fedeli che partecipa alla celebrazione religiosa domenicale a spegnere i cellulari ad inizio celebrazione;
  •  “TI CONNETTO I NONNI”: pensare ad una possibile iniziativa di alfabetizzazione informatica da realizzare nelle parrocchie da parte dei più giovani, al servizio delle fasce di adulte della parrocchia o del territorio parrocchiale.

 

PROPOSTE PER GESTI “AD exTRA”

  • CAMPAGNA DI PROMOZIONE SOCIALE: Durante tutta la durata della campagna (da gennaio a maggio) sarà avviata una campagna comunicativa che inviti la gente a riflettere su un aspetto specifico del tema che stiamo affrontando; saranno utilizzate immagini-tipo e slogan da far girare su facebook, sui gruppi di whatsapp e con dei manifesti cittadini e/o dei comunicati stampa; ogni manifesto potrebbe essere accompagnato da un suggerimento per una best practice/impegno. Come strumento di comunicazione si potrebbe anche scegliere il momento promozionale pre-proiezione dei film nelle sale cinematografiche delle nostre città o la richiesta di partnership con le società che gestiscono gli spazi espositivi nelle città;
  •  PERCORSI DIDATTICI NELLE SCUOLE: l’occasione potrebbe essere propizia per portare questi temi nelle scuole secondarie di primo e secondo grado delle nostre città mediante la promozione di specifici percorsi da condividere con i dirigenti scolastici.

 




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