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Venerdì 26 aprile, ore 2024
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Recensione “Fino in Cima”

In occasione del 25° anniversario del dies natalisdell’amato don Tonino Bello, lo scorso anno la presidenza diocesana di Azione Cattolica, ha deciso di ripresentare gli scritti che don Tonino durante il suo Episcopato ha indirizzato all’associazione e ai suoi aderenti. 

Rileggere i suoi scritti per gli adulti e quanti lo hanno conosciuto, significa riflettere sul senso profondo del suo magistero, senza lasciare spazio all’utilizzo improprio delle sue parole riducendole a semplici slogan e frasi ad effetto. 

Per le giovani generazioni, che non hanno conosciuto don Tonino, significa lasciarsi ispirare dalle sue parole per poi tradurle in stile di vita. In una lettera indirizzata agli educatori Acr, nel lontano 1992, don Tonino scriveva” Piuttosto, sforzatevi di avere il cuore puro: cioè libero, audace, vero, senza calcoli, disposto alla donazione più generosa”. Oggi, in un contesto sociale dove difficilmente i giovani riescono a donare se stessi e il proprio tempo, senza calcoli e senza aspettarsi qualcosa in cambio, queste parole sono un’esortazione ad andare controcorrente. 

Don Tonino nei suoi scritti raccolti in questo volume, si rivolge in particolar modo ai laici di Azione Cattolica, e al ruolo che attribuiva loro all’interno della Chiesa e delmondo. Ci sono passaggi all’interno delle sue lettere e dei suoi discorsi, carichi di profezia rispetto agli avvenimenti che hanno caratterizzato la nostra storia, ma soprattutto tanta fiducia negli uomini e nella loro capacità di farvi fronte. Egli sottolineava come il laico dovesse fare da cerniera tra la comunità ecclesiale ed il mondo al di fuori della comunità ecclesiale. Gli “orizzonti privilegiati”, così come lui amava definirli, in cui i laici devono impegnarsi sono il servizio agli ultimi e il servizio alla pace. Questi due orizzonti, Don Tonino li ha vissuti in prima persona, proprio per questo è un testimone credibile. Sosteneva che la Chiesa in generale dovesse scendere sui tornanti della prassi, più che fermarsi a dichiarazioni di principio. Allo stesso tempo, nei suoi discorsi e nei suoi interventi egli ha sempre lodato il servizio concreto che giovani e adulti con impegno portavano avanti all’interno delle comunità parrocchiali così come nella società civile, credeva molto nelle loro potenzialità e li invitava a formarsi continuamente vivendo sempre un forte legame tra fede e vita. 

Sono questi, gli aspetti che si possono scoprire e riscoprire leggendo e rileggendo queste pagine, un modo in più per impegnarsi ad essere laici cristiani che conoscono Gesù Cristo, vogliono bene al mondo e amano la gente così come don Tonino ci chiedeva.  

Chiara de Lucia

Incaricata AVE diocesana




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