Ruvo – Gli otto candidati sul ring la sfida è sul sociale

Questa mattina su La Gazzetta del Mezzogiorno, un articolo di Enrica D’Acciò:

Gli otto candidati sul ring la sfida è sul sociale

Grande feeling e toni pacati fra gli aspiranti alla poltrona di sindaco

” RUVO. Politiche giovanili e lotta alla povertà nel primo confronto tra gli otto candidati in corsa allo scranno più alto di palazzo Aviataja. L’incontro, organizzato dalla sezione cittadina dell’Azione cattolica, ha fatto registrare il tutto esaurito, con il chiostro dell’ex convento dei domenicani pieno come un uovo. Toni pacati, grande feeling fra gli aspiranti sindaci, nonostante gli sgambetti da campagna elettorale.
Fra gli argomenti trattati i giovani e l’associazionismo giovanile, su sollecitazione dei rappresentanti del Forum dei Giovani, e le politiche a sostegno dei disoccupati e degli sfrattati, su richiesta dai volontari della Caritas. Risposte di metodo, da Mario Albrizio, per Ruvo Libera: «Partecipazione e informazione i giovani, e non solo, anche attraverso le nuove tecnologie. E poi, lavoro minimo per tutti. Risolvendo il caso espropri e tagliando gli sprechi ci saranno risorse da devolvere al sociale. Il lavoro garantirà dignità e libertà a tutti». Oscar Altamura, candidato dei Cinque Stelle, lungo codino nero, ribadisce: «I comitati di quartiere, che avranno la possibilità di gestire, in autonomia, una parte del bilancio comunale, offriranno strumenti di partecipazione. Per il sociale, pensiamo alla farmacia sociale, all’applicazione di misure regionali contro la ludopatia, alla realizzazione di uno sportello di ascolto per i più giovani».
Vito Cantatore, Un cantiere in comune, invoca «l’armonizzazione della politica, per realizzare ciò che i cittadini ci chiedono». Nel concreto «più spazi alle associazioni, usando anche immobili comunali e un taglio del 30% all’indennità di consiglieri per un fondo per le emergenze sociali». Proposta, quest’ultima, già presentata nel corso dell’ultima consiliatura. Ottimismo e disponibilità per Ninni Chieco, Pd e civiche. «Per le pohtiche giovanili, voglio portare avanti quanto di buono è stato già realizzato con Ottombrini: il co-working, per esempio.
Ci sono poi da attivare altre misure, come il sostegno al microcredito». Prima di tutto, però «risolvere la questione del debito, che pesa come un macigno sul nostro sviluppo». Esperto conoscitore della macchina amministrativa, il forzista Antonello Paparella propone «Un uso più accorto dei fondi del piano sociale di zona, oggi bloccato, l’attivazione dei buoni di conciliazione, scambi di prestazione fra i disoccupati e Tamministrazione». Pasquale Raffaele, Sei e Rifondazione, dice «basta ai professionisti del disagio. L’amministrazione ha bisogno di politica, non di tecnici». Per contro, Mariatiziana Rutigliani, Fratelli d’Italia e civiche, immagina una «città tecnologica, veloce, moderna. Un palazzo disponibile all’ascolto dei cittadini e a suo servizio».
Cosimo Schinaia, Azione popolare per Ruvo cita Giorgio Gaber e Pinuccio Ta-tarella e sferza: «No all’assistenzialismo, ma risorse nuove per dare speranza e nuove prospettive al paese». “

LE RICHIESTE – L’attenzione è stata rivolta anche a disoccupati e sfrattati

L’articolo originale:

Articolo gazzetta




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