La pace è di casa

Dà speranza e fiducia lo slogan per il Mese della Pace di quest’anno: “La pace è di casa”. Si può fare fatica a immaginarlo possibile nei luoghi meno felici rispetto a quelli in cui viviamo, ma dobbiamo provarci.
La casa ci fa pensare ad un luogo in cui ci si sente accolti, ospitati, si sta bene, si hanno buoni rapporti con chi la abita. Certo, sarà capitato a tutti di pensare almeno una volta di voler scappare dalla propria casa e dalla propria famiglia, ma poi è proprio qui che si vuole ritornare.
La casa e la famiglia in quanto luoghi di accoglienza e calore sono il riparo dalla guerra, dalle ingiustizie, dai rifiuti. L’Ac allora vuole impegnarsi per garantire accoglienza a chi ne ha bisogno. Già le parrocchie possono essere casa per molti. Aprire le porte vuol dire soprattutto aprire la mente. L’accoglienza ha a che fare con la cultura, quindi con le abitudini, i riti, gli ideali.
Essere accoglienti vuol dire aprirsi all’altro senza pregiudizi e paure, offrire, condividere. Con l’intenzione di promuovere questi comportamenti anche nella nostra quotidianità, l’Acr ha scelto come gadget dell’anno una tazza, come segno di ospitalità, vicinanza e condivisione (si tratta comunque di una tazza speciale: cambia colore con qualcosa di caldo!).
Il suggerimento è allora quello di vivere momenti di convivialità con gli aderenti di tutta l’associazione (e non solo), coinvolgendo ragazzi, giovani e adulti, ma anche amici, conoscenti, genitori un po’ distanti dagli ambienti parrocchiali.
L’iniziativa annuale per il Mese della Pace è quest’anno rivolta a sostenere opere già in atto ma da migliorare, nell’arcidiocesi di Agrigento, dove spesso approdano migranti in cerca di condizioni di vita più felici. L’idea alla base del progetto è pensare il territorio come una “casa diffusa”. Ad Agrigento è nata la “Casa della Pace”, un centro educativo e luogo di incontro interculturale e interreligioso, dove promuovere laboratori di formazione su pace e non violenza, attività di emergenza e solidarietà, progetti di Servizio Civile e Servizio Volontario Europero, attività di accompagnamento delle Chiese sorelle in Tunisia e Giordania (sono già avviati percorsi di gemellaggio).
Promuovere e vivere l’accoglienza con i piccoli gesti, così che la pace sia davvero di casa nelle nostre scelte e nelle nostre giornate.
La nostra diocesi ha avuto la fortuna di ri-ospitare la Marcia della Pace nella città di Molfetta, lo scorso 31 dicembre. È stato un evento molto partecipato, che ha coinvolto associazioni varie e che ha lasciato una bel segno in chi l’ha vissuta. La pace per crescere ha bisogno di calore e a volte anche clamore, ma qualche volta necessita di un pensiero silenzioso e comunitario. Ecco perché quest’anno a conclusione del Mese della Pace abbiamo scelto di proporre alle parrocchie una veglia per la pace, così da aprirsi all’intera comunità e sforzarci insieme di dare sostegno all’umanità.
La pace è un impegno di tutti e insieme possiamo farcene carico.

Mauro, Susanna, don Silvio e l’équipe diocesana Acr




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