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Venerdì 17 maggio, ore 2024
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Esercizi Spirituali per laici di AC

«Mi hai fatto come un prodigio»

Trani, 27 – 28 Dicembre 2011

Gli Esercizi spirituali sono un tempo donatoci da Dio affinché possiamo donarlo a Lui in ascolto della Sua Parola, custoditi dal Suo Silenzio, per conoscere il Suo disegno sulla nostra vita e divenire sempre più conformi alla Sua volontà. Sant’Ignazio di Loyola, padre e maestro degli esercizi, direbbe che lo scopo di questa esperienza spirituale è quello di impegnarci a vincere se stessi e mettere ordine nella propria vita, per realizzare così sempre più il fine per cui siamo stati creati: lodare, riverire e servire Dio nostro Signore.

Gli Esercizi spirituali si chiamano così perché esigono un impegno serio e perseverante di attenzione, comprensione, giudizio e decisione, vissuto intensamente per più giorni, in un clima costante di preghiera, sotto la guida di alcune proposte essenziali di meditazione e di discernimento. Sono detti “spirituali” perché ad agire in essi è soprattutto lo Spirito Santo, al quale il nostro cuore deve aprirsi per accogliere l’amore di Dio, che proprio lo Spirito effonde nei nostri cuori (cf. Romani 5,5) e senza il quale gli esercizi non potrebbero essere né concepiti, né vissuti.

Anche per gli Esercizi, come per tutte le cose di Dio, vale il principio che chi non prova non può capire.

Quale lo scopo degli Esercizi Spirituali?

All’inizio di un corso di Esercizi è inevitabile porsi una domanda: che cosa vorrei ricavare da questi giorni di silenzio, di preghiera e di contemplazione? Quali scopi spero di raggiungere?

  • Il primo scopo, fondamentale, è indicato da Sant’Ignazio di Loyola: mettere ordine nella propria vita, ordinandola secondo la volontà di Dio, facendo scelte significative.
  • Il secondo scopo, connesso al precedente, è quello di un esercizio più intenso di fede, speranza e carità, soprattutto nella preghiera e nella contemplazione. Nei giorni degli Esercizi è estremamente importante  la perseveranza gratuita nello stare davanti a Dio, come fonte di consolazione della vita.
  • Un terzo scopo è quello di lasciar emergere qualche problema rimosso. Un problema di qualche rilievo, che ci tocca affettivamente, emotivamente, come risentimento, e che ci disturba, anche se nell’affanno delle nostre giornate non abbiamo mai voluto guardarlo in faccia così da chiarirlo. Gli Esercizi sono appunto un tempo favorevole per lasciare affiorare problemi rimossi alla luce e al fuoco della Parola di Dio, del Roveto ardente. Il richiamo ai tre obiettivi può essere d’aiuto per rispondere alla domanda: come vorrei uscire, con la Grazia di Dio, dagli Esercizi?

(dalla lettera di don Pietro del 09 ottobre 2011 ai soci di AC)

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