Proposta Associativa 2012-13

La nostra è la spiritualità del quotidiano, non staccata ma “parlante” alla nostra esperienza di vita. Si alimenta con la partecipazione alla una vita liturgica, con la frequentazione dei sacramenti, con la cura della propria crescita personale interiore attraverso esperienze spirituali profonde e impegnative e l’utilizzo di sussidi vari, da quello annuale per gli aderenti giovani e adulti a quelli proposti in Avvento e Quaresima ai ragazzi dell’ A.C.R. e ai giovanissimi, fino alle Regole Spirituali.

La promozione dell’Associazione, quale veicolo per la crescita nella fede e nella propria vocazione laicale deve necessariamente essere ben curata, per un’adesione sempre più consapevole ed entusiasta. Occorre poi ridare valore ai nostri cammini formativi ordinari, pretendendo che ogni gruppo viva quello dedicato alla propria fascia d’età. Laddove questo non è possibile, per carenza di formatori o per esiguo numero di aderenti, si attiveranno esperienze formative interparrocchiali o cittadine. Proseguirà la formazione dei formatori, che esige tempo e studio adeguati.

Mai come oggi i poveri sono con noi e tra noi. Il lungo periodo di crisi economica e le diverse situazioni di difficoltà – solitudine, situazioni di minori e famiglie a rischio – ci interpellano, richiedendo non soltanto impegno sul piano assistenziale, ma anche su quello formativo. Per questo attiveremo, all’interno degli ordinari cammini formativi, una attenzione alla famiglia attraverso delle concrete proposte di accompagnamento reciproco e solidale.

La nostra presenza nella Chiesa locale deve essere sempre più qualificata e decisamente laicale. Questo ci impegna a portare istanze, necessità, richieste della nostra contemporaneità, ma anche a richiedere tempi, ritmi, temi e modalità pastorali diverse, più vicine alle esigenze di chi, giovane o adulto, deve coniugare l’intensità della propria vita con il servizio e la partecipazione ecclesiale. Sicuramente vanno rivitalizzati e resi funzionali gli organismi di partecipazione, quali luoghi di confronto e progettazione di una pastorale adeguata ed efficace. Inoltre va incrementata la collaborazione con i vari uffici diocesani di pastorale.

Oggi più che mai ci viene richiesta una presenza significativa, illuminata e responsabile nelle nostre città e sul territorio che ci è stato affidato. Questo si traduce in termini di attenzione viva alle realtà esistenti e ai cambiamenti in corso; in formazione ad una cosciente partecipazione politica; in sperimentazione di percorsi di cittadinanza attiva, nella capacità di fare “rete” con le altre agenzie educative, i movimenti, le associazioni ecclesiali e non, già operanti sul nostro territorio per lavorare dialogando e servendo il bene comune. Vogliamo inoltre servire la famiglia promuovendo in modo trasversale una significativa esperienza di nuovi stili di vita, per apprendere ed applicare modalità tali da rendere l’esistenza più sostenibile e rispettosa di tutti.