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Venerdì 19 aprile, ore 2024
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TENTAZIONI: LA SFIDA SU DIO

Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. (…) Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato”. (Lc 4, 1 – 2. 13)
Ad ogni inizio della quaresima riascoltiamo questo Vangelo e pensiamo che queste non sono le nostre tentazioni. A tal riguardo scrive il teologo francese O. Clement: “Le grandi tentazioni, quelle vere, non sono quelle di cui si preoccupa, o si ossessiona, un certo cristianesimo moralistico, non sono quelle che ci saremmo aspettati, ad esempio quelle che riguardano la sfera sessuale. Le grandi tentazioni sono quelle che vanno a demolire la fede”. Le tentazioni di Gesù nel deserto, infatti, riassumono i grandi inganni della nostra vita.
La prima tentazione è quella di sostituire Dio con le cose, la quantità come principio assoluto: “Dì a queste pietre di diventare pane”. La tua vita è il tuo corpo e nulla più. La seconda, quella di volare giù dal tempio, demolisce la fede con una sua caricatura: “Chiedi un miracolo e Dio te lo concederà”. Quello che può sembrare il massimo della fede e della fiducia in Dio, altro non è se non amore per se stessi e ricerca del proprio vantaggio che giunge fino al delirio. La terza è quella del potere. È l’invito ad abbandonare il Dio ingenuo, che è venuto per servire, che si è fatto amico dei pubblicani e dei peccatori, che ha fatto della strada il pulpito privilegiato della sua parola. Questo Dio non entrerà nel palazzo, nelle stanze dei bottoni alla presenza di chi conta veramente se non da prigioniero, con la pretesa di voler conquistare il mondo con la follia della croce.
Le tre tentazioni sono un attacco frontale al Dio annunciato da Gesù, che le vince non solo con la sua parola quanto con le scelte più concrete della vita. Non c’è nulla di più pericoloso che sbagliare su Dio, porta l’uomo all’amore per la morte. Per questo sono un attacco alla verità e alla vita dell’uomo. Il vero inganno è farci credere che tutta la nostra vita consista nel pane, nel potere, nella carriera, nel diventare qualcuno nel circo dei colpi ad effetto che mostrano tutto e non dimostrano nulla. La grande tentazione è cancellare la nostra fame di cielo, di pace, di giustizia e bellezza, di vita.
Davanti alle parole suadenti del tentatore Gesù non fugge, ma alza sempre il tiro esistenziale della posta in palio. La Parola di Dio dona più vita all’uomo del semplice pane perchè davanti all’amore evanescente dell’apparenza, ci propone quello duro come il legno di una croce e il ferro dei chiodi. Il cammino di quaresima ci aiuti ad affrontare le nostre tentazioni, quelle vere, a viso aperto. È la sfida tra due amori posta al nostro cuore, fatto di cenere e di luce.

Luigi Caravella

(articolo Luce e vita giovani – febbraio 2013)



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