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Venerdì 19 aprile, ore 2024
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Cristina Castore (1915-2004)

a cura di Franca Maria Lorusso

“Fare di Dio il centro, l’anima della mia vita quotidiana. Non desiderare che Lui solo, amare Lui solo, incondizionatamente, senza limite alcuno”.

Questa semplice e profonda riflessione appuntata casualmente su una pagina del suo diario è quasi il testamento spirituale di Maria Cristina Castore (nata il 16.04.1915), insegnante terlizzese aderente all’Azione Cattolica sin dai tempi di Armida Barelli.

Generosa, intelligente, infaticabile nel cercare Dio nella storia degli uomini, la signorina Castore conobbe il carisma associativo giovanissima e ne rimase talmente folgorata da dedicare l’intera sua esistenza all’apostolato laicale. Già nel lontano 1935 fu dirigente della Gioventù Femminile e per lunghi anni rivestì l’incarico di presidente diocesana e parrocchiale.

Un viso sbarazzino, uno sguardo limpido, dolce e al tempo stesso tenace rivelavano un animo tutto proteso verso l’essenziale della vita cristiana e corroborato continuamente dalla preghiera, dalla vita sacramentale, dalla Parola di Dio vissuta nella quotidianità.

L’Eucarestia, l’Azione Cattolica e lo spirito francescano sono stati i grandi amori che hanno sostenuto la sua ansia missionaria vissuta con alacre impegno, prima nelle comunità parrocchiali di S. Maria e dei SS. Medici, e poi sin dalla sua costituzione, nella parrocchia di Santa Maria della Stella. Significativa una preghiera che abbiamo scovato nel suo diario:

O Dio, il tuo amore non ha conosciuto misura, non ha calcolato la distanza infinita che va dal Creatore alla creatura, ma ha sorpassato e colmato questa distanza unendo in modo indissolubile la natura umana con la Persona divina del Verbo. Com’è vero che l’amore non conosce ostacoli e tutto vince, a tutto s’accomoda, pur di raggiungere il suo scopo. O dolce Bambino Gesù, mio Dio, mio Salvatore, concedimi di comprendere sempre più la grandezza e la profondità del tuo amore, fammi penetrare in quest’abisso sconfinato…”.

Cristina Castore fu un’eccellente catechista, ma anche una grande pedagoga, maestra per più di quarant’anni non solo per professione, ma soprattutto per vocazione. Tanti ex allievi la ricordano come un’insegnate dolce e forte al tempo stesso, riservata eppure sensibile ai bisogni di tutti, determinata a trasmettere con le parole e con la vita i valori per cui vale la pena vivere. Nella sua vita non ci sono episodi eclatanti, non c’è niente che si presti all’avventuroso, Cristina Castore è stata una donna semplice nel senso evangelico, una donna che ha saputo seminare dovunque a piene mani i germi di un vangelo riscoperto ed incarnato profondamente nella vita. Muore a Bologna nel marzo del 2004 all’età di 88 anni. È ormai nel cuore della nostra Associazione per la quale è stata madre, sorella, amica. Una luce.






Url: http://www.acmolfetta.it/web/2007/11/07/cristina-castore-1915-2004/