#120anniAC Cronaca di una giornata da segnare nella storia
Articolo scritto da Antonella Lucanie coordinatrice cittadine di Molfetta, pubblicato sul settimanale diocesano Luce & Vita n.22 • Anno 94° • 3 giugno 2018
Spesso, quando pensiamo ad una festa, siamo portati a identificare quel momento come un’autocelebrazione, un autocompiacimento, una giornata per dare lustro a se stessi. Che sia un compleanno, un traguardo raggiunto o un sacramento celebrato, talvolta indugiamo sull’attimo e non sul percorso che si è compiuto per arrivare fino a quel giorno. Invece oggi sento necessario soffermarmi proprio sul percorso: non su tutti i singoli giorni che compongono i 120 anni della nostra storia diocesana (gran parte dei quali non li ho proprio vissuti!), ma sui volti, sugli incontri, le attività formative, e – perché no? – anche gli scontri che ci hanno portato a crescere giorno per giorno, alla sequela di Cristo sul modello tracciato dall’Azione Cattolica Nazionale, grazie a quell’intuizione bellissima di due giovani, Mario Fani e Giovanni Acquaderni, che la fondarono 150 anni fa. Colorare la villa comunale di Molfetta domenica 27 maggio con i nostri colori associativi, con i nostri foulard, le magliette, i cappellini è stato un segno di testimonianza: quasi 1500 persone – dai piccolissimi dell’Acr agli adultissimi – hanno ricordato a tutti, e in primo luogo a se stessi, di esserci e di essere al servizio della Chiesa, di questa Chiesa locale, da 120 anni a questa parte. E hanno anche ricordato che appartenere all’Azione Cattolica è un grande dono e un bel segno che, in molti casi, parte dalla scelta di un genitore di far vivere l’esperienza dell’Acr al proprio figlio, e si rafforza poi con un’adesione autonoma e sempre più matura nel tempo. Certo anche i momenti di festa rafforzano questa scelta e la giornata celebrativa dei 120 anni dell’AC diocesana ce l’ha fatto presente. Bello e sentito il momento di preghiera iniziale curato da don Vito Bufi, già assistente unitario dell’associazione. Accogliente e calorosa la conduzione della giornata affidata a due giovani dell’associazione, Pasquale e Linda, pronti a mettersi in gioco e a far giocare tutti i presenti con la loro semplicità coinvolgente. Trascinanti e festanti i musicisti e i coristi della band, giovanissimi delle quattro città della diocesi, animati anch’essi dallo spirito del servizio all’Ac. Degne di rilievo, poi, le testimonianze intergenerazionali di quattro testimoni associativi provenienti dalle quattro città, spinti a raccontare la loro esperienza di adesione, da Susanna e Donato, sollecitatori di aneddoti e cronache. E, se non bastasse tutto ciò, a impreziosire la narrazione di questa storia, anche le testimonianze, le interviste, gli oggetti portati dalle associazioni parrocchiali stesse e raccolte in stand tematici (la storia attraverso le persone/i testimoni, la storia attraverso i cimeli, la storia attraverso le esperienze/iniziative) in cui ogni realtà parrocchiale ha avuto modo di raccontare il bello della propria realtà associativa e renderla pezzo di una più ricca trama che si costruisce insieme, giorno dopo giorno, in collaborazione con la Presidenza e il Consiglio diocesani. A conclusione della giornata, la messa presieduta dal vescovo don Mimmo Cornacchia insieme agli assistenti dell’associazione (don Michele Bernardi, don Luigi Caravella, don Silvio Bruno), dei parroci e dei direttori di Uffici, con i quali si vive un rapporto di stima, attenzione e reciproca collaborazione. Non da ultimo, per una festa di compleanno che si rispetti, l’immancabile taglio della torta affidato alla presidente diocesana in carica Nunzia Di Terlizzi e al nostro Vescovo, sotto lo sguardo attento e partecipe dei già presidenti diocesani Antonio Campo, Cosmo Altomare, Tommaso Amato, Gino Sparapano, Enzo Zanzarella, Michele Pappagallo e Angela Paparella. E da oggi che si fa? Si continua il cammino insieme “perché sia formato Cristo in voi”, come ci ricorda il Progetto Formativo della nostra associazione. Ma con un obiettivo in più: con il #futurodascrivere, il #presentedavivere e il #passatodaricordare.