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Giovedì 18 aprile, ore 2024
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LA PASSEGGIATA DELLA LEGALITÀ

Dopo l’avvio della campagna diocesana “Se parlasse la città” ad aprile, sono cominciati i momenti comunitari cittadini. A Molfetta il primo appuntamento si è svolto domenica 22 maggio, con una “passeggiata della legalità” tra i beni confiscati alla mafia locale (5 in tutto, di cui 4 pianoterra e un campo in Contrada Piscina Messer Mauro).
Ci si è ritrovati domenica pomeriggio presso la parrocchia Immacolata, dove un rappresentante di LIBERA ha illustrato la strada che la Legalità ha compiuto nel corso degli anni, prima che l’associazione di tipo mafioso fosse dichiarata un reato e com’è diffusa la mafia sul territorio nazionale.
Da diversi anni, anche a Molfetta alcuni beni sono stati confiscati alla mafia locale. Si tratta di locali a piano terra in stato di abbandono, ancora non assegnati ad alcun ente, per la qual cosa sarebbe opportuno indire bandi pubblici, per destinarli ad usi differenti, magari secondo i suggerimenti stessi dei cittadini o per dar vita a luoghi di cultura e lavoro.
I beni in questione sono stati definitivamente confiscati negli anni 1998-1999, in seguito alle operazioni Primavera e Reset avvenute nell’aprile 1994 e nell’ottobre 1996 a Molfetta: gli anni dello spaccio di droga. Nel 2001 il Direttore Generale dell’Agenzia del Demanio ne ha disposto il trasferimento al patrimonio indisponibile del Comune di Molfetta. Alcune proprietà sono state destinate a “case-parcheggio” per i cittadini con grave disagio abitativo. Altri immobili versano in totale stato di degrado e abbandono. La loro condizione, nella maggior parte dei casi, non permette, allo stato attuale, l’assegnazione a qualsiasi uso.
Per questo il Presidio di LIBERA di Molfetta – di cui è parte anche l’Ac – ha cercato di collaborare con l’Amministrazione Comunale di Molfetta per promuovere l’effettiva applicazione della legge n. 109/96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, che prevede l’assegnazione dei patrimoni e delle ricchezze di provenienza illecita a Associazioni, Cooperative, ecc che possano restituirli alla cittadinanza, tramite servizi, attività di promozione sociale e lavoro.
Per ogni bene è stata svelata una targa identificativa, a simboleggiarne la “restituzione” alla comunità cittadina e ci si è lasciati accompagnare dalla lettura di alcuni brani tratti da “Le città invisibili” di Italo Calvino.
Invece il terreno agricolo sito in Contrada Piscina Messer Mauro è stato, anche se solo in parte, restituito alla città. Dedicato a Gianni Carnicella, il fondo rustico versa oggi in stato di semiabbandono, ma potrebbe ridiventare un terreno produttivo o una Base Scout.
La passeggiata, che si è snodata per alcune strade della città e a cui hanno preso parte soprattutto adulti e adultissimi, si è conclusa in Piazza Giovene, dove, divisi per gruppi, si è avuta occasione di dare voce alla città, attraverso la compilazione delle cartoline simbolo della campagna. Ciascuno ha potuto indirizzarne una ad un destinatario scelto personalmente, per sottolineare punti di forza o criticità della nostra città.
In questo primo appuntamento pubblico della campagna ci si è soffermati soprattutto sui luoghi di sfigura mento e ferite, redenzione e riscatto, impegno civile
Il prossimo appuntamento (giovedì 2 giugno) a livello cittadino è rivolto soprattutto ai giovani: “Spiagge e fondali puliti” ha infatti l’obiettivo di ripulire i siti balneari pubblici per renderli agibili nell’imminente stagione estiva.

Il coordinamento cittadino di Ac di Molfetta




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Url: http://www.acmolfetta.it/web/2016/06/04/la-passeggiata-della-legalita/