Lettera aperta “Elezioni politiche”

OSSERVATORIO PER LA LEGALITA’ E PER LA DIFESA DEL BENE COMUNE - GIOVINAZZO
Siamo ormai prossimi alle elezioni politiche. Vi giungiamo in un clima difficile, per la crisi economica che ci attanaglia, per la sensazione di essere ostaggio di una classe politica arrogante e corrotta, e per la sfiducia in un cambiamento ancora possibile. Le furbate sul finanziamento pubblico ai partiti, i tagli ai privilegi della casta che non si fanno, i continui scandali, la mancanza di segnali concreti di un cambiamento di rotta provocano in tutti noi disaffezione e rabbia.Forte è la tentazione di cedere alla delusione e di rinunciare al diritto di partecipazione. Secondo recenti sondaggi in queste votazioni l’astensionismo potrebbe raggiungere quote elevatissime,anche superiori al 30%. La tentazione di disertare le urne è forte, ma va combattuta. L’astensione dal voto sarebbe un segnale dal respiro troppo corto, un “lusso” che non possiamo permetterci perché rischierebbe di lasciare campo aperto a gente senza scrupoli.Abbiamo allora bisogno di ritrovare la speranza, di tornare a credere possibile una politica al servizio dei cittadini e del bene comune. Avremmo desiderato poter scegliere direttamente i nostri candidati per la competenza, i valori politici ed etici espressi, per la coerenza della loro vita, ma per l’assurda legge elettorale vigente, volutamente e colpevolmente non modificata, ciò non ci èp ossibile. È necessario allora che ciascuno mediti attentamente e affidi il proprio mandato a quegli schieramenti politici che nella composizione delle proprie liste abbiano considerato questi aspetti. Soprattutto dovremmo diffidare di quegli schieramenti che ricercano il consenso elettorale ricorrendo a meschine logiche di scambio e mercificazione del voto o a promesse che sanno già di non poter mantenere.Noi crediamo fermamente che l’onestà intellettuale, la rettitudine, l’etica non hanno un solo colore, rosso, bianco o nero, ma hanno i mille colori dell’arcobaleno. Crediamo che la scelta politica debba essere servizio all’uomo, missione, vocazione, vissuta nello stile di sobrietà e onestà. Parafrasando don Tonino, crediamo nella Politica del “grembiule”, quella che si basa su una visione del vivere umanistica, relazionale, solidale e non materialistica. Ci piace allora ricordare Giorgio La Pira, sindaco di Firenze negli 50-60, che alle accuse mossegli dai“benpensanti” del suo partito, la Democrazia Cristiana, rispondeva: ”Fino a quando starò a questo posto, mi opporrò con energia massima a tutti i soprusi dei ricchi e dei potenti. Non lascerò senza difesa la parte debole della città; chiusura di fabbriche, licenziamenti e sfratti troveranno in me una diga non facilmente abbattibile … il pane, il lavoro è sacro, la casa è sacra. Non si toccano impunemente …”.La vera democrazia è una conquista faticosa: non basta assegnare una delega in bianco con il proprio voto; questa va alimentata e sostenuta con la partecipazione attiva, la vigilanza, la denuncia. A coloro i quali intendano ispirare oggi la propria azione politica ai valori evangelici di giustizia, libertà, pace e solidarietà, quale che sia lo schieramento politico di appartenenza, noi non faremo mancare il nostro appoggio e il nostro voto. Saremo al loro fianco e li sosterremo nell’impegno. È una promessa.

Febbraio 2013

Il Coordinamento

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