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Giovedì 23 maggio, ore 2024
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TESSERE (di) VITA – Campo scuola UNITARIO di AC

Esperienza dal campo scuola

Weekend di tessitura per l’Azione cattolica diocesana, giorni di vite intrecciate come fili per cinquanta tra responsabili, educatori e semplici aderenti.

Destinazione Mamre: venerdì 2 giugno siamo partiti alla volta di Santeramo per immergerci nell’esperienza residenziale del campo scuola diocesano 2023 dal titolo “Tessere (di) vita – Responsabili tra vocazione e scelta”.

Ancora una volta l’Ac ha riflettuto sul significato di “responsabilità”, sul valore di una chiamata che viene da Dio e che costantemente interpella tutti, in ogni ambito di vita.

Il primo intenso momento è stato curato da don Gianni Fiorentino. La sua lectio divina sull’episodio biblico di Giona ci ha interrogati sul nostro atteggiamento rispetto alle chiamate del Signore. Quanto siamo affetti dalla “Sindrome di Giona”, per dirlo con le parole di Papa Francesco? Quale atteggiamento teniamo di fronte ad una proposta esigente? Attraverso un deserto guidato abbiamo ricordato tutti quegli episodi di vita personale in cui abbiamo rinunciato a una vocazione in partenza, non ritenendoci all’altezza; tutti quei momenti in cui abbiamo provato a scappare da Dio per poi finire comunque accolti dal suo abbraccio comprensivo e infinitamente paziente.

Nella mattinata di sabato abbiamo poi conosciuto più approfonditamente un testimone autentico di vocazione e responsabilità: Vittorio Bachelet. Lo abbiamo fatto grazie all’intervento di Umberto Ronga, professore ordinario di diritto costituzionale e membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto Bachelet. L’ospite ci ha parlato dei tanti volti di Bachelet, della sua capacità di mediazione alta, di ascolto dell’altro, d’inclusione, ma anche di sintesi. Ha approfondito il senso della scelta religiosa, una scelta audace, volta a dar valore alla qualità più che alla quantità, una scelta esigente di uno stile autentico di gratuità. Abbiamo poi, nel dibattito che ne è seguito, ridefinito il concetto di bene comune, come stile e atteggiamento costante per guardare la realtà.

Il sabato pomeriggio è trascorso invece all’insegna di quattro laboratori: “In e per” sul tema dell’inclusione, “A e di” sul tema del lavoro, “Fra” sul tema della politica come bene comune e “Da e con” sul tema delle similitudini e delle reti possibili con diverse associazioni sul territorio.

Ronga ci aveva invitati, sull’esempio di Bachelet, a vivere il valore della laicità impegnandoci nel mondo e per il mondo e questi laboratori sono stati occasione di dialogo, di scambio interattivo e di riflessione proprio sui temi caldi del nostro tempo.

La giornata di domenica invece, si è sviluppata in tavoli sinodali che ci hanno dato modo di affinare le nostre capacità di ascolto e condivisione. In piccoli gruppetti, infatti, ogni partecipante ha potuto parlare delle proprie esperienze di responsabilità passate e presenti, dei propri limiti e dei propri carismi, di ciò che teme per il futuro e di ciò che invece auspicherebbe. Ogni tavolo ha letteralmente tessuto, cucito insieme, pezzi di stoffa “parlanti”, ciascuno con un concetto di responsabilità, frutto di un lavoro di sintesi delle definizioni di ogni partecipante.

Il campo si è concluso, nel pomeriggio di domenica, con la relazione della presidente diocesana Nunzia Di Terlizzi che, guardando al futuro prossimo e all’imminente cammino assembleare, ha invitato a gesti forti di coerenza e testimonianza, di credibilità e responsabilità.

Anche l’aspetto spirituale di questo campo è stato curato con attenzione dagli assistenti di settore e articolazione, con momenti di preghiera ad hoc e celebrazioni.

E come in ogni campo scuola che si rispetti non sono mancati i momenti ludici e di svago. L’amalgama che crea un campo residenziale sa di entusiasmo vero: risate, scherzi, chiacchierate, passeggiate, creano il clima giusto perché ognuno possa sentirsi tessera ben incastrata nel puzzle.

Da ultimo, ma non per importanza, non possiamo non citare la presenza di otto edrrini, otto dolcissimi e simpaticissimi ragazzi, la vera “Supersquadra” di questo campo scuola 2023.

Katia Lamarca

A questo campo hanno partecipato anche i ragazzi dell’EDR (equipe diocesana dei ragazzi). Di seguito riportiamo le esperienze di uno dei ragazzi

Ciao a tutti, sono qui a raccontarvi della bellissima esperienza vissuta con i miei amici di EDR al campo scuola presso l’Oasi MAMRE di Santeramo il 3 e il 4 giugno scorsi.

Dopo la partenza alle nove da Molfetta siamo giunti in questa accogliente struttura per vivere il nostro primo e ultimo campo a conclusione di questi quattro anni anni insieme. Le nostre educatrici Marialuisa ed Ester ci hanno aiutato a conoscere la figura di Piergiorgio Frassati, giovane di Azione cattolica e dal forte amore per Gesù che in questi giorni è diventato per noi un caro amico. Abbiamo visto un video sulla sua vita, ci siamo interrogati su tre delle sua caratteristiche principali cioè la Carità, la natura e la spiritualità facendo alcune attività inerenti. L’ultimo Giorno abbiamo vissuto un momento di deserto ascoltando e leggendo molti passi con le parola di Piergiorgio Frassati.

Nei momenti di pranzo e cena siamo stati accolti dall’equipe diocesana che ci ha fatto molto divertire con la sua allegria.

Infine, prima di andar via abbiamo affrontato una caccia al tesoro davvero impegnativa il cui tesoro è stato un piccolo dono che i nostri educatori  hanno voluto lasciare a noi che eravamo lì ma anche a tutti gli altri EDRini che sono rimasti a casa come ricordo della nostra amicizia stretta in questi quattro anni di EDR.

Il campo di ha permesso di creare dei legami ancora più forti tra noi che sicuramente manterremo nonostante la fine di questo bellissimo percorso.

Sonia

Edierrino

 




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