Pier Giorgio Frassati ‹‹Non vivacchiare ma vivere›› – Recensione

Pier  Giorgio Frassati ‹‹Non vivacchiare ma vivere››,(Effeta’ editrice, settembre 2010) è una biografia scritta da Roberto Falciola, redattore editoriale e scrittore. È, attualmente, vice postulatore della causa di canonizzazione del beato Pier Giorgio Frassati e presiede l’Opera Diocesana P. G. Frassati di Torino.

‹‹Non vivacchiare ma vivere››. Così esordisce il libro, già dal titolo.

Appena incontra gli occhi del lettore, questa citazione diventa un leitmotiv e la si legge tutta negli occhi di Pier Giorgio. Il suo volto è stampato sulla copertina del libro e all’interno dello stesso. Dai tratti del viso e dallo sguardo si scorge la grandiosità delle montagne, quelle che amava e la straordinarietà di una vita che profuma di santità genuina.

Questo libro appare molto versatile perché ricco di immagini che rendono ancor più viva la figura di questo grande cristiano ed è dotato anche di un DVD contenente materiale di approfondimento. Si presta benissimo per chi, per la prima volta, si avvicina a Pier Giorgio e può essere una piacevole lettura anche per chi già conosce il beato.

Lo scritto ripercorre la vita di Pier Giorgio dalla nascita fino alla morte e oltre, scandendo i momenti più salienti della sua vita. Questi diventano veri e propri capitoletti all’interno del libro, come se il vissuto di questo giovane fosse temperato dai suoi gesti e dal suo modo di stare al mondo e non dal ticchettio di una lancetta che segna il tempo inesorabile.

Si, Pier Giorgio amava abitare il mondo così: inventava il tempo, lo divorava, si lasciava vivere dalla natura, dall’amicizia, dalla famiglia e da Cristo consacrato nell’Eucarestia. Nonostante il racconto della sua vita basti per farci già una grande idea della pienezza del giovane, ad arricchirlo sono le numerose lettere che Pier Giorgio scriveva ai suoi amici e le testimonianze della gente che lo conosceva e lo amava.

Pier Giorgio è stato, è e sarà una personalità di grande nota nella storia dell’Azione Cattolica. Chiunque si avvicini al testo avrà il desiderio di voler trovare un posto nel mondo dettato dall’entusiasmo, dalla freschezza, dalla gioia che scorrevano nelle vene del protagonista; chiunque legga questo libro avrà l’impressione di conoscere un ragazzo semplice, ma dotato di super poteri cristiani; chiunque rivolga lo sguardo a questo scritto si renderà conto di quanto un giovane vissuto nella prima metà del ‘900, possa ancora oggi, essere cosi “figo” e “in” non perché apparteneva ad una famiglia di borghesi, ma perché viveva con autentica bellezza cristiana ogni ambito della sua esistenza.

‹‹Come lui, scoprite che vale la pena di impegnarsi per Dio e con Dio, di rispondere alla sua chiamata nelle scelte fondamentali e in quelle quotidiane, anche quando costa!›› (Benedetto XVI, Discorso ai giovani, Torino, 2 maggio 2010)

Articolo di Noemi Vallarelli

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