XVII Assemblea nazionale giornata conclusiva: “SIETE UNA CHIESA BELLISSIMA!”

SIETE UNA CHIESA BELLISSIMA! Parole sussurrate da Monsignor Mansueto Bianchi al presidente dell’AC nazionale Matteo Truffelli qualche anno fa. E’ con queste parole accompagnate da una forte commozione che il presidente, per 7 anni, dell’AC nazionale, saluta e chiude i lavori della XVII Assemblea nazionale.

Con la sua replica il suo messaggio finale i suoi infiniti “Grazie a tutti e ad ognuno, ..- al Signore per questi giorni vissuti, … al Papa per la grande benevolenza dimostrata,…, a Monsignor Bassetti per la stima e le aspettative alte che ha nei confronti dell’Ac, …, ai suoi affetti più cari, a sua moglie Francesca, … a chi ha partecipato all’assemblea per la prima volta e in particolare ai Vice-giovani e i segretari del Msac perché portino sempre nel loro cuore la memoria di questi giorni,…, ai consiglieri uscenti, agli assistenti,…”.

E’ la commozione che guida la relazione finale del presidente che elenca a chi come Ac bisogna voler bene. E’ importante continuare a voler bene a questo tempo senza seminare la sfiducia ma coltivando la speranza; voler bene a questa terra per un’ecologia integrale;  voler bene alla chiesa e alle parrocchie per camminare con loro e farle crescere sempre più; voler bene a tutte le persone ai più piccoli perché le ferite della loro vita siano accarezzate, sollevate, custodite; voler bene a chi si affida alla nostra passione educativa; voler bene ad un’Ac popolare sostenendola con il cuore, con il desiderio di proporla e di promuoverla.

E’ stato un pomeriggio denso, iniziato alle 14:15 per completare la discussione dei 30 emendamenti  al già corposo documento finale della XVII Assemblea nazionale di AC.

Ma, non è un pomeriggio dove echeggia la voce sempre chiara di Pierpaolo Triani, presidente dell’Assemblea, solo: “votate, favorevole, contrario, astenuto”. “Il documento finale è approvato!”. Quanta gioia e simpatia quando hanno fatto irruzione i ragazzi dell’ACR: Domenico, Claudia e Sara con le loro rubriche di un TG tutto speciale. Hanno chiesto che il loro contributo come ACR diventasse parte integrante del documento assembleare e quasi all’unanimità, se non fosse per 5 contrari e 2 astenuti, l’assemblea l’ha accolto. Hanno ribadito che la sinodalità è bellezza, l’Acr è palestra per stare al passo con gli altri e per superare la pigrizia che qualche volta prende i piccoli. Bellezza è: riempire l’ascolto per sentire quello che sentono gli altri; il noi per riprendere le abitudini perse; la chiesa perché molte persone si sono perse; le parrocchie per riempirle delle tante relazioni che si sono interrotte; la scuola perchè le lezioni on-line hanno aiutato ma, molti amici, si sono allontanati. “Coinvolgeteci, impegnateci, chiamateci! Accendete una luce in più” hanno detto in modo chiaro i  ragazzi e infine per la cura del creato il meteo ACR del colonnello Gemma.

Sono proprio in gamba questi ragazzi, presagio di un futuro meraviglioso.

Segue una mozione presentata da Notarstefano il vice adulti nazionale a nome del consiglio e della presidenza uscente. La mozione, in merito alla convocazione della XVIII Assemblea Nazionale cerca di eliminare il disallineamento nei tempi del percorso assembleare nel rinnovo delle responsabilità associative: per le associazioni parrocchiali e diocesane, che si è venuto a creare per il ritardo di un anno dell’assemblea nazionale a causa della pandemia. Tale mozione, approvata, viene rimandata al nuovo Consiglio nazionale per le valutazioni in merito.  Segue poi una mozione presentata da un gruppo di studio che viene respinta.

L’associazione  che è solita concludere la sua assemblea nazionale con un messaggio alla Chiesa e al Paese  intitolandolo: ”VERSO IL FUTURO COME FRATELLI” ha guardato al momento storico: “tempo difficile imprevisto e inedito” che ha permesso una “connessione” digitale che è diventata comunione delle menti e dei cuori  dal quale si esce vivendo da fratelli e curando ciò che ci accomuna.  Ribadendo che l’Ac sta con Papa Francesco conclude: “Da “giardinieri”, ci impegniamo ad offrire il nostro contributo custodendo con mitezza i “semi” che in profondità trasformano la nostra storia”.

Diego Grande presidente della commissione elettorale comunica il risultato del voto. Sono numeri eccezionali di partecipazione su 744 aventi diritto, 715 i votanti. Sono proclamati i consiglieri nazionali dell’ACR, dei giovani e degli adulti. Un’esplosione di gioia pervade la nostra diocesi per aver visto e sentito il nome di Angela Paparella eletta nel consiglio nazionale di Azione Cattolica per il settore adulti. I messaggi si susseguono i social annunciano la sua elezione. Ad Angela la gratitudine dell’Ac diocesana e quella mia personale, per la sua disponibilità e la sua generosità nel servizio da laica “fino in cima”

Auguri Azione Cattolica!

Nunzia Di Terlizzi

 

 

 




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