QUANTO MANCA ALLA VETTA?

“Tu mi domandi se sono allegro; e come non potrei esserlo? Finché la fede mi darà la forza sarò sempre allegro”.

A ben guardare le previsioni meteo di qualunque bollettino online, avremmo potuto scoraggiarci, abbandonare entusiasmo ed allegria per questa esperienza e decidere di annullare il tutto. Invece no, caparbiamente, pur cambiando i piani, abbiamo deciso di sfidare il cattivo tempo e vivere un Percorso Frassati un po’ meno avventuroso, ma pur sempre segnante.

Quaranta giovani della nostra diocesi hanno deciso di dedicarsi comunque del tempo di riflessione e raccoglimento presso il santuario Madre di Dio Incoronata vicino Foggia e presso Monte Sant’Angelo e relativo santuario, partecipando a “Quanto manca alla vetta?.

Abbiamo approfondito diversi salienti passaggi dell’Esortazione Apostolica post-sinodale di Papa Francesco “Christus vivit”, con spazi di deserto, testimonianza e condivisione sul tema della vocazione. 

“Cosa devo fare Signore?”, ci siamo chiesti su esortazione di don Luigi, assistente diocesano di settore e accompagnatore spirituale di questa esperienza, prendendo spunto dal brano degli Atti degli Apostoli 22, 1-10. Abbiamo messo fuori dubbi, paure, speranze, progetti e li abbiamo anche affidati alla Madonna e a San Michele Arcangelo. Abbiamo passeggiato, abbiamo pregato, abbiamo vissuto una messa speciale nel santuario dell’Incoronata, abbiamo condiviso il pranzo, chiacchierato, abbiamo cantato a squarciagola in pullman come in ogni viaggio che si rispetti.

Siamo tornati a casa con qualche domanda in più ma anche con la consapevolezza di non essere soli in questo viaggio e che “la fede in Gesù conduce ad una speranza che va oltre”. Siamo tornati più carichi, forti dell’invito di Papa Francesco “Prendete il largo, uscite da voi stessi”, e siamo tornati più gioiosi, di quell’allegria che solo la bellezza ed il camminare insieme sanno così perfettamente e naturalmente donare.

Ci dispiace non aver potuto vivere il Percorso Frassati come previsto sul monte Cornacchia, ma lampi e tuoni, preannunciati e poi realmente abbattutisi in quella zona, ci hanno fatto desistere per tutelare l’incolumità dei partecipanti. Ci siamo spostati sul territorio foggiano, letteralmente evitando le intemperie come può testimoniare chi ha partecipato. Ringraziamo chi ha comunque voluto vivere con noi un’esperienza differente ma ugualmente formativa e rinfrancante.




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