Si è ufficialmente aperta mercoledì 3 ottobre 2018, la XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi dal tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.
Papa Francesco ha celebrato la Santa messa sul sagrato della Basilica Vaticana e nell’omelia ha letteralmente “suonato la sveglia” a tutti gli operatori ed educatori interessati dal Sinodo ed in generale prossimi ed attenti al mondo giovanile.
Papa Paolo VI, nel suo discorso al Pontificio Consiglio per i laici del 2 ottobre 1974, sosteneva già che le nuove generazioni avessero particolarmente sete di sincerità, di verità, di autenticità; auspicava testimoni più che maestri e testimoni dell’Invisibile. Su questa scia Papa Francesco mercoledì ha chiesto a noi tutti di stare attenti a non lasciar prevalere le logiche dell’autopreservazione e dell’autoreferenzialità, che fanno diventare importante ciò che è secondario e viceversa; ha invitato noi tutti a dimostrare capacità di sogno, di contagio positivo e di speranza, affinché i giovani che ci osservano possano prendere esempio e generare nuovi processi,come auspica anche la proposta nazionale di Azione cattolica.
Molti parlano dei giovani come la speranza e la forza del futuro, in pochi riconoscono il loro ruolo nel presente, nel qui ed ora del nostro tempo, e già questo di per sé li relega in uno spazio temporale ancora sconosciuto.
Papa Francesco a tal proposito invita tutti con impegno, a farsi carico insieme ai giovani del presente, lottando con ciò che in ogni modo impedisce alla loro vita di svilupparsi con dignità.
Lavorare fianco a fianco con i giovani esige “dedizione creativa, dinamiche intelligenti, entusiaste e piene di speranza”.
Questo stesso Sinodo è già un caldo segno di speranza e sincera attenzione.
È bello che si parli dei giovani, che lo si faccia senza preconcetti, al netto di frasi fatte ed interessi personali. Sarebbe ancor più bello che non ci si dimenticasse anche e soprattutto di parlare con i giovani e questa è missione a cui siamo chiamati tutti, nessuno escluso.
Ai giovani invece spetta di non arrendersi, di continuare a lottare per il proprio presente ed il proprio futuro; a loro spetta continuare a crederci, continuare a vivere con passione, coraggio, pazienza.
E allora “buon discernimento” a tutti gli operatori di questo Sinodo, assicurando loro la nostra preghiera e la nostra vicinanza.
A tutti i giovani della nostra diocesi invece affidiamo le parole di Papa Paolo VI riprese da Papa Francesco a conclusione della sua omelia:
“Lottate contro ogni egoismo. Rifiutate di dare libero corso agli istinti della violenza e dell’odio, che generano le guerre e il loro triste corteo di miserie. Siate generosi, puri, rispettosi, sinceri. E costruite nell’entusiasmo un mondo migliore di quello attuale!”.(Paolo VI, Messaggio ai giovani al termine del Concilio Vaticano II, 8 dicembre 1965).