“Caro Giacomo,
nessuno di noi si sottrae al rito delle stelle cadenti, perché almeno una notte ogni trecentosessantacinque tutti vogliono sentirsi parte di una storia infinita, nella quale al cadere di una stella si leva un desiderio e in quel momento sentiamo di meritare la bellezza”
Con queste parole si apre il libro di Alessandro D’Avenia intitolato “L’arte di essere fragili” ed è proprio facendosi ispirare da queste parole che l’equipe cittadina giovani di Azione Cattolica di Ruvo ha deciso di intessere un percorso per tutti i giovanissimi/giovani dai 14 ai 17 anni dal titolo “Le stelle siamo noi” e che ha avuto una durata di circa 4 mesi.
Un viaggio di quattro appuntamenti alla riscoperta degli ingredienti che rendono la vita di ogni uomo speciale e unica come quella delle stelle.
Il filo conduttore è stato proprio il voler riflettere su quanto possa essere importante il concetto di bellezza legato a vari ambiti e per cui si è partiti riflettendo con i ragazzi sul concetto di bellezza personale per ritrovarsi sdraiati su un campetto di calcio,con plaid alla mano, una tazza fumante di cioccolata calda e con il naso all’insù per poter ammirare uno spettacolare cielo stellato e capire quanto in realtà la bellezza arriva a racchiudere cose ben più grandi di quelle che quotidianamente ci circondano.
Si è proseguito, per i più piccoli,discutendo sull’importanza e la bellezza che ha ogni parte del nostro corpo e di come queste siano essenziali a prescindere dall’aspetto esteriore e quindi da valorizzare specialmente in quei momenti in cui ci si sente brutti e inadatti ,mentre con i più grandi e con l’aiuto di don Vincenzo di Palo si è discusso sul tema dell’eutanasia.
Ancora, andando avanti con il percorso, i ragazzi con la guida della psicologa Rosamaria Catalano, hanno analizzato quanto c’è di bello all’interno di una relazione tra amici,tra familiari senza dare niente per scontato per poi giungere nell’ultimo incontro a confrontarsi e capire quanto il sano divertimento possa fare veramente bene al cuore, quanto non è necessario ricorrere a terzi fini per divertirsi fino in fondo ma riscoprire in loro stessi la bellezza del divertimento senza arrendersi o accontentarsi.
Il tutto si è concluso con un momento festa caratterizzato da uno spazio musicale a opera di Salvatore Sparapano e Luca Mele,un buffet di “dolci stellari, e le riflessioni di alcuni giovanissimi come Marialuisa che afferma quanto è stato bello potersi confrontare con i coetani circa tematiche a cui molto spesso noi ragazzi pensiamo poco quanto niente e quanto sia in realtà fondamentale fermarsi a pensare su noi stessi o sulle nostre relazioni per avere un pensiero proprio e coscienzioso; o come continua Maria che considera questo percorso come un esperienza da provare almeno una volta perché si ha la possibilità di riflettere su se stessi e di fermarsi un momento per mettere a confronto e per condividere la propria esperienza con quella degli altri.
Ringraziamo tutti i responsabili che hanno dato una mano per organizzare al meglio questi incontri, agli animatori dei gruppi che sono stati sempre presenti, ai parroci che di volta in volta ci hanno ospitato nelle loro parrocchie e specialmente a tutti i ragazzi che hanno partecipato augurandogli di avere sempre lo sguardo rivolto verso le stelle per poter pensare sogni pieni di bellezza.