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Proposta Associativa 2016 2017

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Come si fa ad annunciare le Beatitudini? Lasciandoci incendiare da quel fuoco, diventando noi presenze beatitudinali, persone che vivono il Vangelo come la persone ricchezza più grande e il tesoro più bello della loro vita. Per diventare frammenti di beatitudine bisogna accendere il cuore dall’amore di Dio, lasciar vivere il Vangelo dentro di noi. Si annunciano le Beatitudini mettendoci accanto al Signore, e insieme mettendoci accanto ai poveri: i poveri materiali, morali e spirituali, facendo sperimentare loro la fraternità, che è la mano lunga con cui la paternità di Dio li raggiunge.

(Mons. Mansueto Bianchi)

Siamo giunti al terzo anno del triennio, che è anche anno dedicato alle assemblee elettive, per il rinnovo delle responsabilità associative. Perciò proprio quest’anno siamo chiamati a testimoniare la forza di un impegno che esprime la gioia di portare il Vangelo, di raccontarlo quotidianamente nella nostra vita, nella nostra comunità, nella nostra Associazione. L’icona biblica che ci accompagna è il Vangelo delle Beatitudini: l’incontro col Signore ci rende persone miti, povere, pacifiche, misericordiose, giuste, pure di cuore ed è questa la chiave per farci compagni di strada di tutti, dono per tutti, “frammenti di beatitudine seminati nella Storia”, per essere fino in fondo felici e seminatori di felicità. Questo tipo di presenza nel nostro complesso tempo e nel nostro territorio ci assicura un incontro sincero e un dialogo fecondo con gli altri, nel rispetto delle identità di ciascuno e nella continua ricerca di terreni comuni su cui edificare la città dell’uomo. Il nostro percorso associativo si innesta armonicamente con le linee diocesane per il prossimo anno pastorale, che ci invitano ad Annunciare la gioia del Vangelo in famiglia, proprio con l’orientamento di abitare la famiglia e condividerne i luoghi di vita. In questa direzione si collocano la conclusione della campagna Se parlasse la città…, che ci ha visti lavorare sulla crescita di consapevolezza del nostro essere cittadini, così come la scelta di proporre un percorso formativo nelle scuole, rivolto ai docenti, su un tema oggettivamente caldo e variamente discusso, anche se non sempre approfondito: l’importanza dell’educazione al genere, come contributo alla costruzione dell’identità. Un tema che necessita di confronto sereno e soprattutto richiede di attrezzarsi per sconfiggere gli stereotipi, educare alla conoscenza e alla sacralità dell’altro diverso da sé. Abbiamo detto che quest’anno conclusivo del triennio è anche anno assembleare: vogliamo giungere a questo appuntamento come al momento clou di un percorso che inizi con la rimotivazione della nostra adesione all’Azione Cattolica, del nostro sì personale e comunitario, dell’appartenenza ad una storia fatta di persone che si snoda lungo centocinquant’anni e continua a camminare e coinvolgere, tra sfide e scelte, con le sue dimensioni portanti. Tra queste la democraticità e l’esercizio della responsabilità, che in Associazione si imparano e si insegnano. Infatti, proprio grazie alla nostra struttura democratica, siamo chiamati ad assumere la responsabilità come espressione di gratuità e servizio, da vivere in prima persona, ma sempre “con”gli altri, e per un tempo limitato, piccola restituzione del tanto ricevuto, “giogo leggero”che tocca tutti e può toccare a tutti. Infine ci auguriamo che la conclusione di quest’anno giubilare straordinario ci restituisca la cifra della misericordia come impegno ad uno sguardo più benevolo e accogliente su noi stessi, sugli altri e sulla nostra realtà, aperto positivamente al futuro.

A come Associazione

Nell’anno delle assemblee vogliamo sottolineare due elementi della nostra Associazione che hanno costituito la cifra dell’impegno di questi anni e nella cui direzione occorre continuare a spendersi per il futuro: l’unitarietà e la diocesanità. Entrambe rappresentano la volontà associativa di dire NOI secondo precise modalità. Un noi profondamente plurale e aperto all’alterità, formato da diverse età e situazioni di vita, che camminano e crescono proprio perché insieme, secondo linee e percorsi condivisi. Un NOI comunitario e inclusivo, espansivo ed estroverso, che fa dell’appartenenza associativa ed ecclesiale motivo e occasione di incontro, relazione, racconto, valorizzando la ricchezza della dimensione diocesana, costitutiva della nostra identità. Proprio per questo occorre programmare le proprie attività parrocchiali tenendo presenti gli appuntamenti previsti a livello diocesano.

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. (Mt, 5,9)

A LIVELLO UNITARIO

  • Assemblea di inizio anno associativo
  • Momenti di preghiera e spiritualità unitari
  • Percorso parrocchiale “Dalla A di Adesione alla A di Assemblea”
  • Accompagnamento dei consigli parrocchiali per la preparazione dell’Assemblea a cura della presidenza diocesana
  • PFR Unitario – anno secondo
  • Campo scuola diocesano

ADULTI

  • “10 Minuti al giorno per Lui”: lettura personale meditata del Testo unitario “RALLEGRATEVI ED ESULTATE”, utilizzando la Piccola Guida all’uso del sussidio contenuta nel testo, verificando il percorso con incontri sulla Parola letta e meditata con il gruppo di appartenenza
  • Esercizi Spirituali di Settore
  • Consegna della Regola Spirituale per gli Adulti
  • “FUORI DI…TESTO”: Percorso di accompagnamento ed approfondimento con i Responsabili e con gli Animatori dei gruppi Adulti
  • INCONTRO FESTA DIOCESANO DEGLI ADULTI DI AC – 10 giugno 2017

GIOVANI

  • Adoro il lunedì: proposta di preghiera insieme ai giovani e giovanissimi di Ac di tutta Italia
  • “Verso l’alto” e “Con tutto il cuore”: appunti per una regola di vita
  • “Mi dai un passaggio?”: sussidio di accompagnamento al cammino di fede dei ragazzi post cresima
  • “Sui suoi passi”: traccia di campo scuola sulla figura di don Tonino;
  • Festa dell’accoglienza per giovanissimi
  • Incontri, verifiche e week end formativi con i responsabili e gli educatori del settore
  • Incontro conclusivo di tutto il settore Giovani da vivere in riva al mare

ACR

  • Incontro diocesano degli educatori Acr
  • PFR per aspiranti educatori Acr
  • Feste del Ciao (parrocchiali) – Veglie per la Pace (parrocchiali) – Feste degli Incontri (interparrocchiali/cittadine)
  • EDR (Equipe Diocesana dei Ragazzi)
  • Incontri periodici con i responsabili Acr
  • Percorso assembleare a misura di ragazzi

B come Bene comune

Essere Azione Cattolica implica anzitutto vivere la propria laicità nel quotidiano dell’esistenza, nelle realtà umane che chiedono di essere abitate attivamente, con passione, discernimento, impegno a servizio dell’uomo. La responsabilità che si impara in AC è uno stile di vita che va messo in campo e trafficato, messo in gioco, come talento da spendere, con coraggio ed umiltà. Questo ci coinvolge soprattutto in termini di educazione, di studio e di servizio. Occorre educare i nostri aderenti piccoli e grandi all’amore per il Bene Comune dentro gli ordinari percorsi formativi, sottolineandolo come dato fondamentale della nostra identità. È necessario associare ad una formazione di base l’approfondimento e l’aggiornamento continui, che ci richiedono questioni e problemi del nostro territorio e il nostro tempo. Infine servono scelte, maturazione di atteggiamenti e traduzioni concrete personali e comunitarie, che completino il nostro parlare e pensare, rendendoci propositivi e credibili.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. (Mt, 5,6)

A LIVELLO UNITARIO

  • Conclusione campagna sui nuovi stili di vita: Se parlasse la città …
  • Progetto “L’educazione al genere come contributo per la costruzione dell’identità”: formazione nelle scuole dei docenti e delle famiglie sull’educazione al genere, all’affettività, alla sessualità
  • Incontri pubblici e parrocchiali sulla legalità e la salvaguardia del Bene Comune in occasione delle prossime elezioni amministrative a Molfetta, Giovinazzo e Terlizzi

ADULTI

  • Campagna sui nuovi stili di vita “SE PARLASSE LA CITTA'”
  • Attenzione al contesto delle nostre realtà e presenza nei luoghi di partecipazione delle nostre città

ACR

  • Iniziativa di carità legata al Mese della Pace

MSAC

  • Oktober fest: incontro di inizio anno scolastico per promuovere lo stile di uno studente partecipativo e consapevole
  • Congresso diocesano: momento di verifica e programmazione triennale per il movimento che, in questa sede, nomina anche il suo segretario diocesano
  • Punto d’incontro: incontro per trattare temi legati prettamente al mondo scolastico e non, con il coinvolgimento anche dei docenti dei nostri istituti superiori

A LIVELLO CITTADINO

  • Molfetta: Partecipazione al Presidio Libera Partecipazione al forum di associazioni Molfetta Accogliente Partecipazione agli organi consultivi del Comune di Molfetta: Consulta comunale femminile e Agenda XXI
  • Ruvo: Partecipazione al forum comunale Giovanidee Promozione degli organismi di partecipazione in città
  • Giovinazzo: Attività dell’Osservatorio sulla Legalità e per la difesa del Bene Comune. Partecipazione alla Consulta comunale delle Associazioni
  • Terlizzi: Fattivo contributo alla nascita del Presidio Libera Partecipazione alla Consulta comunale delle Associazioni Partecipazione al Comitato Beni Comuni

C come Comunità

L’AC sta nella comunità ecclesiale come la parte per il tutto, il sale nella massa. Ma per dare sapore alla massa, il sale non può perdere le sue proprietà e caratteristiche, né trasformarsi in altri elementi, così come non può fare da solo la massa. Allora, in una comunità parrocchiale e diocesana, all’AC va chiesto prioritariamente di fare bene l’Azione Cattolica, non rinunciando ai suoi appuntamenti tipici, alla sua formazione e alla sua laicità. Spesso infatti, in nome di una non ben chiara idea di comunità e di comunione, le identità finiscono per appiattirsi e confondersi; lo stesso succede per un’idea confusa di servizio alla comunità, in base alla quale ci viene chiesto ogni genere di impegno. Con ciò vogliamo dire che contribuiamo ad un bene più grande, al Tutto che va oltre noi stessi, se rimaniamo noi stessi. L’esperienza associativa in sé, se ben vissuta, insegna ad essere Chiesa, a pensare e respirare come Chiesa, in un processo di condivisione pastorale che non snatura, ma valorizza la specificità, perché quel Tutto cresca.

Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. (Mt, 5,12)

A LIVELLO UNITARIO

  • Incontro diocesano con parroci ed assistenti
  • Qualificazione dei Consigli Pastorali parrocchiali
  • Partecipazione alla vita della diocesi
  • Collaborazione con gli Uffici di Pastorale
  • Promozione dei luoghi di partecipazione della diocesi (Consiglio Pastorale diocesano, Consulta delle Aggregazioni laicali)

GIOVANI

  • “E ti vengo a cercare”: “Tour” dell’equipe del settore giovani fra le parrocchie della diocesi, per approfondire la conoscenza personale dei responsabili e degli aderenti di settore

ACR

  • Sussidi per ragazzi ed educatori in preparazione ai Sacramenti, al Natale e alla Pasqua
  • WIP – sussidio di formazione per l’educatore
  • In Famiglia – sussidio per l’annuncio della Parola in famiglia
  • “Laudato si, con Francesco discepoli e custodi” – proposta nazionale per camposcuola Acr

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Propsota Adesioni 2015-2016
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