L’educazione di genere come contributo alla costruzione dell’identità

E’ da parecchio tempo che nel panorama culturale italiano si è affacciata, con insistenza, quella che comunemente passa con il nome di “ideologia gender”: tra manifestazioni di piazza e minacciosi tam-tam di notizie che  impazzano sui social, ma che molto spesso rappresentano solo slogan mistificatori della realtà, si assiste oramai ad un confusionario dibattito dal quale emerge, soprattutto, l’assoluta mancanza di conoscenza delle tematiche e, ancor più in generale, dell’evoluzione del pensiero che si può riassumere sotto la formula “studi di genere”.
E’ altresì importante sottolineare che gran parte dei progetti già realizzati in Europa e in Italia, in realtà, parlano di “educazione alle differenze” e non di gender. I toni duri e aggressivi con i quali spesso si sta portando avanti il dibattito su questi temi, da qualunque parte provengano, non aiutano a fare chiarezza in una materia in sé molto complessa, nella quale confluiscono temi importanti: la differenza sessuale, l’identità di genere, lo statuto della famiglia, i diritti delle persone omosessuali, il disagio di quanti non si riconoscono nella propria identità sessuale, la questione femminile, la genitorialità, il presunto “diritto al figlio”, la fecondazione assistita. Risulta pertanto necessario oggi porsi in ascolto delle questioni e aprirsi al dialogo, così come è importante ricercare spazi di confronto, liberi da pregiudizi e da posizioni e da stili prevaricanti.
In particolare il personale scolastico, a cui è affidato il compito di educare i nostri ragazzi anche su queste delicate tematiche, deve essere debitamente formato e aggiornato, cosi come previsto anche dalla legge 128/2013 che, all’art.16 lett. d), pone all’attenzione delle scuole la necessità di favorire “l’aumento delle competenze relative all’educazione all’affettività, al rispetto delle diversità e delle pari opportunità di genere e al superamento degli stereotipi di genere”.
Ecco perché Azione Cattolica, Ufficio per la Pastorale della famiglia, Ufficio per la pastorale scolastica della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e l’UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti Educatori e Formatori) insieme hanno deciso di intraprendere la strada di un percorso per formatori aperto, intelligente ed equilibrato.
Si parte con un convegno pubblico che si terrà venerdì 30 settembre 2016 a partire dalle ore 19.00, presso l’auditorium dell’I.I.S.S. “Don Tonino Bello” a Molfetta, con gli interventi del Vescovo della Diocesi di Molfetta mons. Domenico Cornacchia, della dott.ssa Vanda Vitone, vice presidente dell’Ordine degli Psicologi della Puglia, della dott.ssa Rosy Paparella, Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Puglia e del dott. Vincenzo Melilli, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, con la moderazione del prof. Michele Pappagallo, vicepreside dell’IISS Liceo Scientifico “Einstein” – Liceo Classico “Da Vinci” di Molfetta.
Successivamente, sempre su queste tematiche, si terrà un corso, rivolto ai docenti di ogni ordine e grado delle scuole di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi e che vedrà, tra le altre esperienze, la partecipazione della Prof.ssa Maria Luisa De Natale (Professore ordinario di Pedagogia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Presidente CREADA Puglia Onlus) e la dott.ssa Rita Torti (Scrittrice e formatrice nel campo degli studi di genere), oltre che la realizzazione di laboratori psico-pedagogici e didattici sull’argomento.
Chiunque fosse interessato alla partecipazione al corso può contattare l’organizzazione del corso alla mail segreteria@acmolfetta.it




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