Dai dati relativi al tesseramento 2015/2016 si evidenzia un significativo calo nel numero totale delle adesioni: siamo passati dalle 4578 adesioni del 2014/2015 alle attuali 4367, ben 211 in meno, che in termini percentuali si traducono in un decremento del 4,6%. Non si registrava un totale così basso dall’anno associativo 2006/2007.
In particolare, il Settore Adulti ed il Settore Giovani (Giovanissimi 15/18 + Giovani 19/25 + Giovani 26/30) hanno registrato il dato minimo degli ultimi 14 anni.
Nella prima delle tre tabelle allegate (‘CONFRONTO ADESIONI 2016 vs 2015′) è possibile osservare il dettaglio di tutte le parrocchie con le variazioni percentuali settore per settore (verdi o rosse a seconda se si tratta di aumenti o diminuzioni). Sono presenti anche i dati complessivi delle quattro città e della diocesi.
A livello diocesano è registrato un decremento in tutti i settori ma in maniera più evidente tra i Giovanissimi dove si contano 64 adesioni in meno (-14%). Negli altri settori cali più contenuti: ACR -3%, Giovani -5%, Adulti -4%.
Osserviamo ora i dati relativi alle quattro città:
Molfetta: complessivamente registra un -7,1% e il calo è distribuito tra tutti i settori (ACR -7%, G.ssimi -5%, Giovani -8%, Adulti -8%). Pesano molto i cali nelle parrocchie più grandi ma comunque crescono soltanto 4 parrocchie su 12.
Ruvo: seppur registrando un aumento complessivo del 6,8% va evidenziato come questo sia dovuto principalmente ad un notevole aumento dei tesserati ACR (+19%). Restano sostanzialmente stabili Giovani (+2%) e Adulti (+3%) mentre calano significativamente i già pochi giovanissimi (-21%). E’ confermata una realtà cittadina soprattutto adulta.
Giovinazzo: a fronte di una leggera crescita di ACR (+6%) e Adulti (+3%) va evidenziato un calo in tutto il Settore Giovani, notevole nei Giovanissimi (-21%) e un po’ più contenuto nei Giovani (-6%). Tuttavia viene confermata la costante, seppur lenta, crescita degli ultimi anni.
Terlizzi: sensibile calo in ACR (-24%) e nei Giovanissimi (-28%). Più contenuto il calo negli Adulti (-5%) mentre restano stabili i Giovani (+1%). Per la prima volta negli ultimi 14 anni è la città col minor numero di aderenti nella diocesi.
A completamento dell’analisi sono anche utili le altre due tabelle allegate (‘Disdette-Conferme-Nuove’) che forniscono una indicazione sul ricambio associativo, riportando le percentuali di adesioni ‘disdette’, ‘confermate’ e ‘nuove’ rispetto a quelle dell’anno precedente. Il dato medio diocesano dice di una base associativa che si è confermata per il 78% quella dell’anno scorso. Il 22% degli aderenti, quindi, ha lasciato l’associazione mentre vi sono entrati nuovi aderenti soltanto per il 17%.
Nel dettaglio ‘per PARROCCHIA’ troviamo il dettaglio del ricambio associativo di ciascuna parrocchia.
Nel dettaglio ‘per ANNATE’ troviamo il dettaglio per ciascun anno di nascita. Per semplicità gli adulti sono raggruppati in decadi mentre per Giovani e ACR troviamo il dettaglio fascia per fascia, anno per anno. Si tratta di un confronto rispetto ai ‘potenziali aderenti’ dell’anno in corso, sulla base degli aderenti dell’anno scorso, ipotizzando la conferma di tutti, aggiornando per ciascuno soltanto la fascia di appartenenza.
Per tutte le annate si evidenzia un calo abbastanza diffuso. Negli adulti le adesioni confermate sono l’ 89% mentre le disdette superano le nuove adesioni del 6%. Nelle due fasce maggiorenni dei Giovani le conferme scendono al 76%, le disdette superano le nuove del 18%. Nei Giovanissimi la percentuale delle conferme scende ancora, raggiungendo il 58% e anche le disdette superano le nuove adesioni di ben 33 punti percentuali. Nell’ACR le percentuali di conferme restano alte negli anni della iniziazione cristiana precedenti alla Cresima e anche in queste annate le disdette non sono compensate da altrettante nuove adesioni.
Le annate in cui ci lascia il maggior numero di ragazzi sono evidentemente quelle post-Cresima: il 50% non rinnova l’adesione già in terza media e il 55% lo fa al primo superiore. Il forte contributo dei bambini di seconda elementare tiene su (numericamente) l’associazione, compensando i cali che via via si registrano in tutti gli anni successivi.
Ai consigli parrocchiali il compito di analizzare questi dati, ciascuno nello specifico della propria realtà, interrogandoci sulla qualità dei nostri percorsi formativi, sulla attenzione che riponiamo ai passaggi di fascia e su come vengono coltivate le relazioni con i nostri aderenti. Nel consiglio diocesano del prossimo aprile avremo modo di confrontarci con il prezioso contributo dei presidenti parrocchiali.
PISTA DI RIFLESSIONE PER L’ANALISI DEI DATI DELLE ADESIONI, PER I CONSIGLI PARROCCHIALI
Dopo aver analizzato i dati delle adesioni 2015/2016 della vostra Associazione parrocchiale, cerchiamo di problematizzarli, valutando le motivazioni di coloro che hanno preferito non aderire quest’anno. Questo presuppone un incontro e un contatto personale con ognuno di loro, da parte del presidente parrocchiale o dei responsabili o degli educatori. Se è già avvenuto, che risposte sono state date? Se questi ex aderenti non sono stati incontrati, si può provare a farlo?
In particolare, vorremmo che vi confrontaste su queste questioni, direttamente proporzionali, a nostro avviso, con la mancata adesione:
1. Si fanno i cammini formativi di Azione Cattolica nei gruppi?
2. L’identità associativa è curata? In che modo?
3. Si dà giusta attenzione ai passaggi? Come vengono programmati e accompagnati?
4. Le relazioni tra persone vengono coltivate nei vari gruppi, nei settori e a livello unitario?
Grazie per lo sforzo che metterete in atto per lavorare con la giusta serietà a questo importante momento di verifica
In allegato trovate i file a cui fa rifeimento l’analisi:
confronto 2016 vs 2015 (ricambio per parrocchie).pdf
