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Lettera aperta “Vorrei una voce”

OSSERVATORIO PER LA LEGALITA’ E PER LA DIFESA DEL BENE COMUNE - GIOVINAZZO
Ci sono cose in un silenzio che non m’aspettavo mai, vorrei una voce …

Lo riconoscete? È un passo di un celebre successo interpretato da Mina e Massimo Ranieri. Ci piacerebbe farlo ascoltare anche al nostro sindaco, perché anche noi, da lui, “vorremmo una voce”. Il suo prolungato silenzio sulla questione “Festa dell’albero” e i suoi rapporti con “Casapound”, su cui era stato ripetutamente interrogato da diversi gruppi di nostri concittadini, sta diventando paradossalmente “assordante”, oltre che imbarazzante. Casapound, è notorio, è un’associazione di estrema destra che si rifà a ideali fascisti e che, pur professandosi cristiana, ha verso la Chiesa ufficiale un atteggiamento fortemente critico. Naturalmente, in un Paese democratico come il nostro, tutti hanno diritto e libertà di poter esprimere il proprio credo e pensiero nel modo più opportuno (anche se nel caso specifico spesso e volentieri si rasentano i limiti della legalità), e perciò sulle scelte degli associati a Casapound non intendiamo soffermarci, anche per non dare al gruppo ulteriore visibilità. Ciò che invece di questa faccenda ci sta a cuore è capire cosa ha a che fare il nostro sindaco con Casapound, visto che quello della “festa dell’albero” non è il primo episodio di collaborazione (già precedentemente era stato patrocinato un torneo di calcetto organizzato dallo stesso gruppo, che si era presentato con una squadra che si richiamava alla Repubblica di Salò…).  La sbrigativa risposta “che un dono vada sempre e comunque accettato”, non è per nulla convincente. Per facilitare allora il compito nella formulazione di una risposta, sottoponiamo al Sindaco alcune possibili soluzioni a scelta:

• Casapound ha “affinità ideologiche” con la coalizione sostenuta dal Sindaco ed è parte attiva del suo elettorato?

• Si è trattato, come qualcuno ha già ipotizzato, di una grossolana ingenuità dovuta alla scarsa conoscenza dell’interlocutore in questione?

• Si è trattato di un peccato di presenzialismo che ha portato ad una adesione superficiale e non ben ponderata all’iniziativa?

• La sua coalizione ha scelto di essere estremamente democratica ed ha perciò deciso di dare spazio e visibilità a tutte le espressioni politiche e sociali, senza prevenzioni di sorta?

• Altro (specificare)?

Come Osservatorio, riconoscendo i trascorsi democratici del nostro sindaco riteniamo più plausibile, la quarta ipotesi. Tuttavia se favorire la libertà di espressione è un principio nobile e sacrosanto, patrocinare, dare visibilità o condividere a livello istituzionale manifestazioni ed iniziative di gruppi dei quali,vogliamo sperare, si disapprovano le finalità, ci sembra veramente eccessivo e disdicevole. Ancor più se consideriamo che tutto ciò è avvenuto all’insaputa di giovani e scolaresche, ai quali è stata fornita un’immagine “ambientalista” e“sportiva” di Casapound (con il suggello ufficiale impresso dalla massima carica istituzionale locale), lontana invece mille miglia dalla realtà. Vedere poi pubblicata la foto con due nostri rappresentanti schierati dietro uno striscione di Casapound , con la didascalia che sottolineava la partecipazione all’evento de “il Sindaco di Giovinazzo Tommaso De Palma e l’Assessore Michele Sollecito” ha sconcertato non pochi giovinazzesi. Caro sig. Sindaco, non ci lasci ancora nel dubbio e ci dia delle risposte chiare. È necessario per alimentare e sostenere la fiducia dei cittadini verso la carica che ricopre, in un momento di forte avversione verso tutto il mondo politico. Se errore c’è stato è molto meglio ammetterlo e chiedere scusa (noi lo comprenderemmo e apprezzeremmo il gesto), piuttosto che continuare a tacere. Vorrei una voce …

Giovinazzo dicembre 2012

Il Coordinamento

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