Che la formazione sia prerogativa dell’Ac, ormai dovrebbe essere un punto fermo. Per questo, nonostante la scarsa partecipazione al week end residenziale per educatori con esperienza (che avrebbe dovuto svolgersi a Fasano il 2 e 3 marzo), si è deciso di non rinunciare alla proposta formativa, ma ridimensionarla. E, al di là di tutto, gli obiettivi sono stati raggiunti. Come si suol dire: pochi ma buoni!
Il week end, appunto intitolato “educatori spirito…sì”, verteva sul tema della spiritualità dell’educatore, segno di riconoscimento, oltre all’impronta associativa, di un testimone credibile, in grado di trasmettere contenuti autentici e vissuti.
Sabato pomeriggio, presso la basilica della Madonna dei Martiri, guidati da don Gennaro Bufi, assistente diocesano Acr, abbiamo riflettuto sulle possibilità di coltivare la nostra interiorità attraverso l’accostamento ai sacramenti – quali segni della grazia di Dio –, mediante la preghiera – spazio e tempo per una relazione diretta con il Signore – e con la Parola – “contenitore” sempre vivo per le nostre domande.
La domenica mattina, invece, Cassiana Albanese ci ha regalato una emozionante testimonianza di chi ha fatto della propria spiritualità un abito adatto a tutte le stagioni e valido per ogni “ruolo” della nostra vita. Essere gli accompagnatori dei ragazzi che ci sono stati affidati significa prendersene cura nella misura giusta, senza stringerli (col rischio di soffocarli) e senza lasciarli sfuggire. La missione di educatore è il racconto di quella storia di amore e libertà che Dio ci permette di vivere ogni giorno.
Siate profumo, come quello delicato e intenso dei petali di rosa di cui ci ha fatto dono Cassiana.
L’équipe diocesana Acr
