Crescere da laici tra passato e futuro

Dopo qualche anno di “stasi”, l’Azione Cattolica diocesana è tornata a proporre il campo scuola diocesano unitario per responsabili. L’esperienza formativa si è svolta a Santeramo dal 23 al 26 agosto, presso l’ostello “Mamre”.

Impegnativo il tema, ma opportuno, in occasione del 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II: Crescere da laici tra passato e futuro. Attraverso le esperienze e le voci di esponenti laici e presbiteri impegnati a servizio della Chiesa e della società, è stato possibile prendere coscienza di quel percorso ecclesiale che ha rappresentato una novità indelebile, non solo per il mondo cattolico, ma per l’intera compagine sociale.

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Nella prima conversazione sono intervenuti Ferri Cormio, impegnato nell’AGESCI, Francesco de Palo, che da sempre lavora nel mondo del volontariato, e Angela Paparella, Presidente Diocesana di AC, per rivivere, moderati da Donato Lacedonia (Responsabile dell’Ufficio Diocesano Socio-Politico) gli ultimi trent’anni del laicato nella nostra diocesi, a partire dal Progetto pastorale di don Tonino Bello Insieme, alla sequela di Cristo sul passo degli ultimi, e capire luci ed ombre, passi avanti e retrocessioni operate da noi laici.

Il secondo momento di riflessione-studio, condotto dal vicario generale don Mimmo Amato, è stato incentrato sull’approfondimento dei documenti del Concilio, fondamentali per comprendere le caratteristiche della nostra identità, delineate in una stagione di svolta religiosa e storica, in senso più ampio. È con il Concilio che i laici acquisiscono consapevolezza della propria dignità, del loro ruolo nella Chiesa e nella società e dell’importanza di  affiancare i presbiteri e i religiosi, in quanto tutti siamo chiamati ad essere testimoni dell’Unico Amore, ognuno con la propria vocazione.

Il prof. Ernesto Preziosi, Responsabile dell’Istituto Toniolo presso l’università Cattolica di Milano, ha abilmente tracciato il quadro storico dell’Azione Cattolica dal Concilio ad oggi, soffermandosi sullo Statuto del ’69, che ha poi portato all’attuale struttura dell’associazione, grazie soprattutto alla volontà riformatrice di Vittorio Bachelet, sulla rilevanza delle successive scelte associative che hanno inciso nel contesto ecclesiale e nella vita del Paese, sul dibattito ancora attuale intorno alla presenza laicale nella società, a partire proprio dalla scelta religiosa.

L’ultimo incontro ha visto la partecipazione del Vescovo Mons. Luigi Martella che, alla luce del nuovo Progetto pastorale Educarsi per educare, ha tracciato le prospettive del laicato  nella nostra diocesi, chiedendoci fede credibile, missionarietà e capacità di essere educatori a tempo pieno. Il Vescovo ci ha esortati a non aspettare il futuro, perché il futuro dei laici è già scritto nel Concilio.

Agli incontri formativi, sono seguiti momenti laboratoriali coinvolgenti che hanno mirato da un lato a fotografare la situazione concreta delle nostre parrocchie, dall’altro a individuare nuove proposte, all’altezza dei tempi che cambiano, audaci linee d’ impegno, da realizzare con la forza e la passione di sempre.

Non sono mancati momenti di convivialità e divertimento che hanno favorito l’integrazione tra tutti i giovani e gli adulti presenti, in un vero e proprio clima di  famiglia, permettendo di vivere questa opportunità come un momento per rifornirsi di energia e riscoprire in se stessi le motivazioni più profonde e autentiche che spingono ad aderire all’Ac, senza forse e senza ma.

L’augurio è che queste occasioni di formazione e aggregazione diventino sempre più partecipate, per poter respirare quel profumo di unità che rende solida una associazione diocesana e fare vera comunione di esperienze.

Susanna Maria de Candia

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