Vicini alla città di Genova

Di nuovo una catastrofe ambientale in Liguria. L’Ac di tutta Italia si stringe intorno alla città di Genova e piange la morte innocente dei bambini e degli adulti travolti dalla pioggia. La testimonianza dai luoghi del disastro di Filippo Borgiani

A pochi giorni dalle pioggie che hanno devastato lo spezzino e la Lunigiana, anche Genova è in ginocchio e piange la morte terribile di diversi suoi cittadini (il bilancio ancora non è definitivo). Tra di loro, purtroppo, ci sono anche bambini.
L’Ac si stringe intorno agli amici di Genova, e chiede ai soci di tutta Italia di ricordare nella preghiera tutte le vittime degli ultimi giorni e le loro famiglie. L’associazione sostiene e sosterrà le raccolte-fondi di Caritas italiana già attivate per le alluvioni in Liguria.
La redazione di azionecattolica.it ha intercettato la testimonianza di Filippo Borgiani, volontario dell’Assistenza pubblica genovese, che dalla sua ambulanza ci ha rilasciato una testimonianza in tempo reale su quanto sta accadendo per via dell’ondata di pioggia e della conseguente esondazione del fiume Bisagno:
«Genova è una città sottacqua. In molti quartieri, soprattutto nelle zone della Foce e della stazione Brignole, siamo sopra il metro d’acqua. Sino ad ora ci sono 5 morti accertati, ma diversi sono i dispersi. Da poco ha smesso di piovere, ma le previsioni parlano di un’altra ondata d’acqua in arrivo tra qualche ora. Il traffico è in tilt, anche per colpa delle persone che continuano ad uscire di casa, dalle zone alte della città per venire a curiosare. Chiediamo a tutti di restare in casa. In questo momento è l’unico aiuto possibile che possono darci. Altrimenti rendono ancora più difficile i soccorsi».




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