Riepilogo attività contro la ludopatia: Sant’Achille Molfetta

Alla luce della campagna per i nuovi stili di vita, contro il gioco d’azzardo, riportiamo qui di seguito i risultati del lavoro svolto dalla parrocchia Sant’Achille Molfetta.

1. Quale/i gruppo/i ha/hanno svolto la mappatura? Con quale metodologia?

Hanno realizzato la mappatura tutti i gruppi giovanissimi (4) e giovani (2) dell’AC parrocchiale.
Il metodo usato è stato quello dell’intervista ai proprietari e/o esercenti le attività commerciali correlate al gioco (bar, centri scommesse, tabaccherie).

2. Nel vostro quartiere ci sono locali no slot? Se si, quanti e di che tipo? Qual è la motivazione che ha spinto l’esercente verso questo tipo di scelta?

I locali no slot possono tutti identificarsi con i bar, su 10 presenti nel quartiere 8 non vendono gratta e vinci e non hanno nel proprio locale slot machine. Questi titolari hanno scelto di non usufruire dell’introito economico che porta il gioco in quanto non ritengono il loro locale adeguato per queste attività. Dei 2 rimanenti, tutti vendono gratta e vinci e hanno anche le slot macchine; vietano il gioco ai minori ma, come per i tabaccai, ritengono sia giusto inserire un limite ma solo se è previsto dalla legge.
3. Nei centri scommesse o dove sono presenti slot/vlt/gratta e vinci, l’esercente consente l’accesso e l’uso ai minorenni?

Partiamo dai centri scommesse che sono stati i più facili da intervistare: 3 su 5 si sono rifiutati di rispondere usando scuse assurde! Solo due hanno voluto rispondere dicendoci che hanno deciso di aprire questo centro scommesse per la passione per il calcio. Hanno dichiarato di non permettere ai minori di giocare; di imporre ai clienti dei limiti di gioco: puntata minima, 20 euro, la massima 100 euro.
Per quanto riguarda i tabaccai, tutti attrezzati per il gioco (dal semplice gratta e vinci alle slot) i titolari hanno risposto che, naturalmente, queste attività sono legali e quindi le utilizzano in quanto portano loro profitto; sanno che il gioco è vietato ai minori e rispettano la legge; hanno visto molte persone giocare e puntare anche pesantemente; ritengono che inserire un limite di puntata sia giusto ma, se non è previsto dalla legge, non fanno nulla in prima persona per fermare chi sta esagerando.

4. Che tipo di difficoltà avete riscontrato nello svolgere il monitoraggio? (es. reticenza a fornire informazioni, non hanno consentito l’accesso al locale, informazioni palesemente false o parziali, ecc.)

Le maggiori difficoltà sono state correlate alla non evidente spontaneità e disponibilità dei titolari a rilasciare le interviste, specie per coloro che contemplano nella propria attività il gioco d’azzardo. Tuttavia abbiamo trovato molta disponibilità a parlare da parte di esercenti che hanno fatto la scelta di non avvalersi del guadagno proveniente dal gioco, resisi disponibili anche a comunicare alla comunità il senso e le ragioni delle proprie scelte, come di fatto è avvenuto in un incontro pubblico parrocchiale del 19 marzo scorso, in cui due titolari di bar hanno testimoniato la propria scelta etica.

Da segnalare due aspetti significativi:

–       un esercente, titolare di una tabaccheria, ha esplicitato che tra le motivazioni che lo hanno spinto a mettere le slot nel proprio locale è da annoverare anche una certa “pressione” insistentemente ricevuta dalle società che gestiscono, a livello nazionale, le macchine da gioco, facenti capo ai monopoli di stato, quasi adducendo motivi di “tacita costrizione” nell’atto di aderire alle proposte di vendita legate al gioco; tuttavia non ha voluto specificare meglio il concetto;

–       lo stesso esercente ha poi dichiarato di non nutrire alcuna fiducia nei confronti delle istituzioni locali (es. comune) circa le eventuali promesse che le stesse sarebbero disposte a mantenere dal punto di vista fiscale e che, pertanto, ritengono di aver fatto la scelta più giusta nell’accettare gli introiti provenienti dal gioco; della serie: meglio un’entrata certa, che una promessa di sgravio fiscale incerta.

LE FOTO:

LA MAPPATURA:

 

 

 

 

 

 

 

 

Dalla mappatura del territorio è emerso quanto segue:

n. 5 centri scommesse:

n. 5 sale giochi

n. 3 tabaccherie:

n. 2 bar con slot e/o gratta e vinci:

n. bar dove si attuano altri tipi di gioco:

n. 8 bar senza slot e altri tipi di gioco:

n. 1 uffici postali:

altro (nel caso specificare cosa)




Url: http://www.acmolfetta.it/web/2014/06/15/riepilogo-attivita-contro-la-ludopatia-santachille-molfetta/